lunedì 22 settembre 2008

Comitato promotore 5 Referendum Regionali

Comitato promotore 5 Referendum Regionali
e Proposta di Legge di iniziativa Popolare
Sede ufficiale del Comitato: Via Lombardia, 10 – ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE)
Agli Organi di informazione della Regione Abruzzo
Il 9 luglio scorso il Comitato promotore ha dato inizio alla campagna referendarie per la raccolta delle firme necessarie per chiedere lo svolgimento di 5 Referendum Regionali abrogativi e la approvazione di una Proposta di Legge di iniziativa popolare per ridurre, per davvero, i “costi impropri della politica”, ridurre e riformare ruoli e funzioni degli enti strumentali e delle innumerevoli Società partecipate e controllate dalla Regione e dagli altri enti locali.
Obiettivo della “iniziativa referendaria e legislativa popolare” è la riduzione del 50% dei costi della politica nella Regione Abruzzo, a cominciare intanto da indennità, diarie, rimborsi e compensi aggiuntivi dei Consiglieri e Assessori regionali, spese di rappresentanza, contributi “omnibus”, consulenze, nomine e incarichi, scioglimento e riforma degli enti strumentali della Regione: IL RISPARMIO DI DENARO PUBBLICO IN UN SOLO ANNO SARA' DI CIRCA 140 MILIONI DI EURO, PARI AD UNA BUONA PARTE DEL DEBITO ACCUMULATO PER ESEMPIO NELLA SANITA'.
Ed è proprio sui settori più costosi ed indebitati che si incentrano i 5 referendum abrogativi per la riforma e lo scioglimento dei rispettivi “Enti, Aziende, Società e Consorzi”, quali AZIENDA SANITARIA REGIONALE, A.R.S.S.A., A.P.T.R., SOCIETA' PUBBLICHE DI TRASPORTO – A.R.P.A., G.T.M., SANGRITANA, SAGA, con tutte le loro “innumerevoli ed inutili” Società partecipate e controllate.
A 70 giorni ormai dall'inizio della raccolta delle firme, chiediamo a Codesto Organo di informazione di dare il massimo risalto e la necessaria diffusione dei contenuti di questa nostra iniziativa e proponiamo l'avvio di un dibattito pubblico ed aperto, con interventi di esperti, riflessioni e considerazioni nel merito dei contenuti e della finalità dei referendum e della proposta di legge di iniziativa popolare.
Il Comitato denuncia con amarezza il totale disinteresse degli organi istituzionali del Consiglio Regionale e della Regione Abruzzo nei confronti di questa iniziativa referendaria, di partecipazione popolare e di democrazia diretta, tutelata tra l'altro dallo Statuto della Regione e dalla Legge Regionale n. 44 del 19 dicembre 2007. Infatti nessun “atto ufficiale ed istituzionale” è stato prodotto dalla Regione per “informare” gli organi elettivi e gli uffici pubblici dei 305 Comuni e delle 4 Province abruzzesi circa i loro doveri previsti dalla Legge in merito alla disponibilità alla raccolta ed autentica delle firme.
In particolare, sono chiari i doveri, quali pubblici ufficiali, dei Sindaci, Consiglieri e Assessori Comunali, dei Presidenti, Consiglieri e Assessori Provinciali, ed anche degli stessi Consiglieri Regionali: per l'assolvimento “volontario” di questo “dovere democratico”, fino ad oggi, “nessuno” di essi ha dichiarato e comunicato nelle forme previste la propria “disponibilità”, né agli organi direttamente superiori e né al Comitato medesimo.
Per questo il Comitato invierà un esposto ai 4 Prefetti abruzzesi, con tutti i dati dimostrativi di una vera e propria “omissione di atti e doveri di ufficio” e chiederà ad essi ed al Ministero dell'Interno e della Funzione Pubblica la indicazione di “funzionari ad hoc” con delega alla raccolta ed autentica delle firme al “servizio” e nella disponibilità del Comitato promotore.
In qualità di Cittadini promotori preannunciamo la convocazione di una Conferenza Stampa, per la giornata di martedì 23 settembre alle ore 11.00 presso la Sede della Regione in Viale Bovio a Pescara, per fare un “denuncia pubblica”, illustrare l'esposto e le cause “politiche e burocratiche” di una grave situazione in atto che ci hanno portato ad assumere una tale “inusitata” iniziativa .
Cordiali saluti.
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Roseto degli Abruzzi, 20.9.2008

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