martedì 13 gennaio 2009

Da Piazza Buozzi e Corso Garibaldi a Piazza Oberdan passando per Via Bindi




Da Piazza Buozzi e Corso Garibaldi a Piazza Oberdan passando per Via Bindi
Ci siamo, in Piazza Buozzi, quello che avevamo cercato di scongiurare, sollevando la problematica, per la prima volta, il 2 gennaio 2008, alla fine, purtroppo, si farà.
Uno sperpero di molto denaro pubblico per ripavimentare con materiale costoso e inappropriato una Piazza ed un Corso che rimarranno adibiti a vie carrabili e a parcheggio e perciò esposti a rapida usura nel giro di pochi anni. Un cantiere che viene aperto al buio, senza cioè che ci sia stato uno studio preliminare del sottosuolo di Piazza Buozzi. Dove è risaputo che ci sono cisterne, cunicoli e condotte, come evidenziato dal crollo degli anni ’80 nei pressi del Duomo. Ci sono foto che mostrano chiaramente che in quella piazza, risalente al 1470, ci sono strutture sotterranee molto probabilmente utilizzate per deposito di vettovaglie e convogliamento delle acque di cui è ricchissima tutta la collina ove è sorta Giulianova. Lì sotto ci potrebbe essere materiale archeologico di grandissima importanza per capire com’era la Giulianova del Rinascimento. Uno studio del sottosuolo preliminare e contestuale ai lavori in superficie sarebbe utile, quindi, per:
- garantire la sicurezza statica di tutta la piazza
- acquisire notizie importanti sulla storia di Giulianova
- scegliere porzioni sotterranee da preservare e mostrare con pavimenti trasparenti
- trarre spunti importanti per la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive da utilizzare nella ripavimentazione della piazza e del corso.
Nelle foto, infatti, si vede anche che sotto lo strato di asfalto c’è una pavimentazione fatta di mattoni in cotto posti di taglio. L’uso del laterizio, d’altronde, era logico date le caratteristiche argillose della collina giuliese.
Infine, alcune considerazioni a margine.
Noi riteniamo che amministrare bene la cosa pubblica significhi utilizzare al meglio le scarse risorse comunali e saper stabilire le priorità e le giuste sequenze delle scelte. Un amministratore non è bravo perché, pur di tagliare nastri, punta a realizzare molte opere pubbliche anche se fatte male o inutili, noncurante, oltretutto, dell’indebitamento eccessivo dell’ente che amministra e dell’alienazione, per fare cassa, di parchi, piazze e strutture pubbliche. Alla luce di quanto detto:
Perché non si è prima proceduto alla ricerca di soluzioni alternative ai parcheggi di piazza Buozzi (e di corso Garibaldi) all’esterno del Centro Storico? Quello che è accaduto in piazza Oberdan e a sud dello stadio Fadini rivela addirittura che non c’è stata neppure consapevolezza di quanto ciò fosse importante. Infatti lì bastava realizzare un semplice marciapiede sul lato est e fare una buona e razionale segnaletica orizzontale per avere parcheggi con molti posti auto e un bel risparmio di denaro pubblico (sperperato per porfido e travertino).
Via Bindi (arteria importantissima di collegamento fra Centro Storico e Lido) è chiusa (totalmente o parzialmente, ora in un senso, ora nell’altro) da cinque anni!! Ciò è dovuto agli estenuanti lavori di ristrutturazione di Palazzo Bindi (Biblioteca e Pinacoteca) e dell’ex Caserma: per mancanza di fondi, immaginiamo (altrimenti, l’aver consentito simili lungaggini sarebbe ancora più grave). Ebbene, per quale motivo invece di sperperare inutilmente circa un milione di euro per piazza Buozzi e corso Garibaldi, centinaia di migliaia di euro per rotonde assurde in centro città, per marciapiedi incresciosi, per l’offensivo parcheggio davanti al Caprice, ecc… non si è deciso di concentrare le risorse sulla ristrutturazione dei palazzi sopradetti per avviarli a rapido completamento con riapertura della Biblioteca, della Pinacoteca e di Via Bindi in tempi meno biblici?
Di nuovo, poi, è stato deciso di iniziare i lavori nel periodo meno opportuno dell’anno: ci saranno seri problemi, infatti, per la festa della Madonna dello Splendore e per le attività turistiche estive. Se poi il cantiere dovesse avere, come temiamo, qualche sorpresa dal sottosuolo, allora, la mazzata per il povero Centro Storico potrebbe risultare definitiva.

Giulianova 11.01.09 IL CITTADINO GOVERNANTE

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