sabato 17 gennaio 2009

Il problema della deriva petrolifera in Abruzzo non riguarda solo Ortona

Circolo di GIULIANOVA
“ Pasquale Di Massimantonio “

del Partito della Rifondazione Comunista

COMUNICATO STAMPA

Il problema della deriva petrolifera in Abruzzo non riguarda solo Ortona, ma circa il 30% del nostro territorio ( entroterra e costa Teramana) che è interessato da richieste per estrazioni di Petrolio e Gas.

In data 18 dic.2008 Il Consiglio Provinciale, ha approvato all’unanimità, su proposta del capo gruppo di Rifondazione Raimondo Sfrattoni, un ordine del giorno in cui impegna il Presidente e la Giunta a “sostenere in tutte le sedi l’assoluta contrarietà della Provincia di Teramo alla costruzione del cosiddetto Centro Oli”.

Giova ricordare che con LR 2/8 della Regione Abruzzo sospende il permesso a costruire relativo al centro Oli (Raffineria) fino al 31 dic.2009.

il Presidente del consiglio Berlusconi ha inoltrato ricorso contro il provvedimento della regione Abruzzo che blocca gli Insediamenti petroliferi, compreso quello di Ortona.

il 17 dicembre scorso il Ministro Scayola ha accolto le istanze delle società petrolifere e dato il via per la ricerca e estrazione in Provincia di TERAMO.

E’ necessario sollecitare il neo eletto presidente della Regione, Gianni Chiodi , a chiedere al governo la revisione dell’intesa Stato-Regioni del 2001 che stabilisce, in sostanza, che in mare lo Stato può procedere come vuole.
Il secondo passo è quello di bloccare il disegno di legge all’esame del Senato che semplifica una legge del 2004 per il rilascio delle concessioni su cui il Prc ha presentato un esposto all’Unione europea. La trappola è proprio in quel DDL e su questo possono dare battaglia i senatori abruzzesi.

Crediamo che bisogna attivare presto anzi subito comitati di cittadini con iniziative pubbliche atte a sensibilizzare la popolazione della costa e della provincia. Siamo prossimi alla colonizzazione del nostro territorio con trivellazioni di un petrolio cosidetto "AMARO" definizione tecnica (pesante,fangoso ricco di zolfo) sostanza viscosa e corrosiva non possibile trasportare in oleodotti e/o trasporto su gomma, fortemente corrosiva necessita di impianti in prossimità dei pozzi di estrazione per la desolfurizzazione (eliminare zolfo dal petrolio) producendo Idrogeno Solforato sigla chimica H2S. (25.000 volte più pericoloso dell’anidrite carbonica)
sostanza altamente cancerogena che colpisce soprattutto BAMBINI E FETI, verrà rilasciata nell’aria in maniera continuativa e permanente.

L’evidenza scientifica vagliata porta alla conclusione che anche livelli di H2S al dì sotto delle norme stabilite per legge hanno gravissime potenzialità nocive per la popolazione.

Lo studio del Mario Negri Sud conferma quanto sostenuto da Associazioni ambientaliste e Comitati locali Il progetto va bloccato.

Finalmente siamo riusciti a rompere il silenzio ora crediamo che ci siano tutti gli elementi per promuovere un confronto ed un percorso di partecipazione con chi vive in questo territorio.

Rifondazione Comunista ribadisce “la propria contrarietà all’ipotesi della realizzazione del centro oli (Raffineria) nella nostra realtà proponendo che la Regione assuma atti concreti a sostegno di uno sviluppo sostenibile della costa Teramana”.

Il PRC di Giulianova intende attivare una serie di iniziative aperte per informare tutti i cittadine e le associazioni ambientaliste/culturali locali.

Giulianova li,16 gennaio 2009

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