martedì 13 gennaio 2009

Tornano ad inasprirsi i rapporti sindacali all’interno dell’ATER di Teramo dopo la decisione del Consiglio di Amministrazione di bocciare.....

Tornano ad inasprirsi i rapporti sindacali all’interno dell’ATER di Teramo dopo la decisione del Consiglio di Amministrazione di bocciare tutti i progetti di produttività del personale in servizio. L’Accusa che le OO.SS. rivolgono all’Ente è quella di aver omesso tutti i passaggi contrattuali previsti, in capo alla dirigenza ed al CDA, compreso l’individuazione di specifici obiettivi da raggiungere, in modo da giustificare un atto di bocciatura pur in presenza di somme regolarmente stanziate in bilancio. Il ritardo e le omissioni della Dirigenza e del CDA vengono, quindi, scaricati tutti sui lavoratori dell’Ente, i quali, pur incolpevoli, si trovano a subire un rilevante ed ingente danno economico, tenuto conto che i progetti di produttività sono elemento contrattuale accessorio allo stipendio. Le OO.SS. sono ulteriormente irritate perché contemporaneamente il CDA ha ritenuto di erogare la massima aliquota di retribuzione accessoria ai dirigenti, i quali avrebbero raggiunto tutti gli obiettivi, mai individuati e deliberati dallo stesso CDA, ed operato garantendo la massima efficienza ed efficacia dell’attività istituzionale dell’Ente. Pare difficile comprendere come, nella stessa ATER i Dirigenti siano stati tutti bravi, diligenti ed abbiano raggiunto tutti gli inesistenti obiettivi prefissati ad inizio anno mentre i restanti lavoratori siano stati tutti “fannulloni”, brutti, cattivi e non abbiano contribuito a migliorare l’attività dell’Ente.Le OO.SS., invece, ritengono che i Dirigenti ed il CDA abbiano voluto infliggere una grave e pesante punizione ai lavoratori, rei di aver fatto solo il loro dovere, di aver adempiuto a tutte le competenze istituzionali e di aver garantito un servizio sempre efficiente ed efficace verso gli utenti. Alla luce di quanto sopra le OO.SS. hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale ed invitato l’Ente a rivedere la propria intransigente e, soprattutto, insensata posizione assunta. Qualora quest’ultima dovesse continuare a persistere le OO.SS. attueranno tutte le forme consentite di protesta ed interesserà tutti gli organi deputati al controllo affinché vengano valutate le disparità di trattamento tra lavoratori ed accertate le relative responsabilità compreso quelle derivanti dalle omissioni contestate.
Il tutto con preghiera di pubblicazione.

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