martedì 13 gennaio 2009

Servizio civile, un progetto per la salvaguardia

Servizio civile, un progetto per la salvaguardia
del patrimonio culturale in caso di eventi calamitosi

“La salvaguardia del patrimonio culturale nel sistema di pianificazione di protezione civile” è un progetto di servizio civile, promosso dalla Provincia, che ha visto l’impiego di sei volontari nel territorio del comune di Teramo dal mese di dicembre 2007 al mese di dicembre 2008. Lo scopo è stato quello di valutare la vulnerabilità in caso di eventi calamitosi di una serie di chiese, edifici e monumenti situati nel centro storico e progettare la messa in sicurezza di ciò che essi contengono.

Due gli obiettivi specifici: predisporre gli strumenti conoscitivi per gli eventuali interventi di salvaguardia delle opere e in generale dei beni mobili storico – artistici presenti negli edifici; coordinare tale piano con gli strumenti di pianificazione della protezione civile.

Nel corso del lavoro, presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa svoltasi nella Sala audiovisivi della Biblioteca provinciale, sono state elaborate quasi 700 schede tecniche e censite circa un migliaio di opere e beni in 21 edifici diversi.

Il progetto è stato suddiviso in diverse fasi. In una prima fase è stata curata la formazione dei volontari; in una seconda fase si è proceduto alla ricognizione dei beni architettonici presenti nel territorio individuando, mediante la sovrapposizione delle carte tematiche di protezione civile, la pericolosità dei siti; la terza fase è servita all’elaborazione di schede sui beni mobili da utilizzare in caso di intervento urgente su edifici colpiti da eventi calamitosi; nella quarta fase si è individuato l’ordine di priorità da seguire in fase di emergenza.

Gli edifici nei quali è stato compiuto il censimento dei beni sono il Municipio, la biblioteca provinciale, il museo archeologico, la Pinacoteca civica, la Prefettura, l’Archivio di Stato, la Curia vescovile, la Cattedrale e le chiese di Sant’Anna, San’Antonio da Padova, San Domenico, Sant’Agostino, Santa Maria del Carmine, Santo Spirito, Madonna delle Grazie, dei Cappuccini, dell’Annunziata, San Luca, San Bartolomeo, San Giuseppe, Sant’Antonio abate.

Nel progetto, coordinato dal geologo Alessandro Venieri del Servizio protezione civile e difesa del suolo della Provincia con la collaborazione dell’architetto Cesira D’Innocenzo del Ministero dei Beni culturali, hanno operato sei volontari: Maria Laura Borgognoni (architetto), Raniero Cicconetti (laureato in Scienze Politiche), Federica Di Sante (laureata in Beni Culturali); Pierluigi Di Saverio (laureando in Scienze dell’architettura); Valentina Muzii (restauratrice di opere d’arte); Maria Scacchioli (laureata in Storia e civiltà dell’Oriente e del Mediterraneo).

A rimarcare l’importanza dell’iniziativa sono intervenuti, nel corso della conferenza stampa, gli assessori alle Politiche giovanili, Mauro Sacco (“Si tratta di uno dei tanti progetti di servizio civile promossi dalla Provincia che, dal 2003 ad oggi, ha coinvolto in tali iniziative circa 200 giovani”) e alla Cultura, Rosanna Di Liberatore (“Siamo felici di vedere compiuto un progetto per il quale sono intervenute, in uno sforzo corale, diverse professionalità. Per ora il censimento ha riguardato solo il comune capoluogo, ma auspico che si possa ampliare anche al resto della provincia”).

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