mercoledì 14 gennaio 2009

XXX Stagione dei concerti, Roby Lakatos a Teramo



XXX Stagione dei concerti

Roby Lakatos a Teramo



Attesissimo appuntamento per gli abbonati e per il pubblico della XXX Stagione dei Concerti organizzata dalla Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”.
Giovedì 15 gennaio, alle ore 21, nella Sala Polifunzionale della Provincia, si esibirà Roby Lakatos con il suo ensemble per offrire all’uditorio teramano alcuni dei brani più intensi del repertorio musicale tzigano.
Il Violinista Roby Lakatos, che si esibirà con non è solo un sorprendente virtuoso, ma un musicista di straorinaria versatilità stilistica. Ugualmente a suo agio sia che suoni musica classica, jazz o folk, Lakatos è un raro musicista che non rientra in nessuna definizione specifica. È un violinista gitano o “devil’s fiddler”, un classico virtuoso, un improvvisatore jazz, un compositore e arrangiatore. È il tipo di musicista universale che raramente si incontra nei nostri tempi – un musicista la cui forza di interpretazione deriva dalla sua attività di improvvisatore e di compositore. Si è esibito nelle più grandi sale concertistiche in America, in Europa e in Asia. Nato nel 1965 nella leggendaria famiglia di musicisti gitani, discendente da Janos Bihari, “King of Gypsy Violinists”, Roby Lakatos si è avvicinato alla musica fin da bambino, all’età di nove anni ha fatto il suo primo debutto come primo violino in una band gitana. La sua musicalità si è arricchita non solo grazie alla sua famiglia ma anche al Béla Bartók Conservatory di Budapest, dove ha vinto il primo premio per violino classico nel 1984. Tra il 1986 e il 1996, lui e il suo ensemble hanno deliziato il pubblico al Les Atéliers de la Grande Ille di Brussels, la loro “casa musicale” in quel periodo. Ha collaborato con Vadim Repin e Stéphane Grappelli, e la sua musica è stata molto apprezzata da Sir Yehudi Menuhin. Nel Marzo del 2004, Lakatos è apparso con grande successo insieme alla London Symphony Orchestra e a Maxim Vengerov al Genius of the Violin Festival di Londra. Quando Roby Lakatos unisce la cosiddetta "musica classica" con la magia della vitalità gitana ungherese, il risultato non è una mancanza di rispetto nei confronti del patrimonio colto elevato, ma piuttosto un avvicinamento alle radici e alla cultura del popolo gitano che offre un rinnovato e fresco piacere agli ascoltatori e agli amanti della musica. Come Liszt, Brahms e altri ha usato i toni ungheresi nelle sue composizioni, dando la possibilità al pubblico di approfittare ed apprendere quanto più possibile dal confronto tra musica classica e musica gitana.
In scena con lui Lászlo Bóni - secondo violino, Jeno Lisztes – cymbalom, Laszlo Balogh - chitarra, Robert Feher – contrabbasso, Frantisek Janoska – pianoforte.

Programma
S. Balogh Fire Dance, Gypsy Bolero, Cickom Paraphrase
M. Legrand Papa Can You Hear Me
R.Lakatos Hora di Marrachi
I. Csàmpa Memory of Bihari
J. Hubay Hejre Kati
C. Trenet Que reste-t-il de nos amours?
R.Lakatos Intro
L. Weiner Divertimento
R. Lakatos Wherever My Roads
J. Lewis Django
V. Monti Cdardas

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