mercoledì 28 maggio 2008

Giornalismo. Newsletter www.gabrielemastellarini.com, CASO MORO: GIALLO SUI DOCUMENTI

CLAMOROSO! Dall'archivio del "Corriere della Sera" (24 settembre 1998, pag. 16) spunta un articolo di Maria Antonietta Calabrò dal titolo "Moro tolto il segreto su migliaia di carte di Sisde e Carabinieri. Iniziativa del Governo. Ora le carte vanno in Commissione stragi".
Nel testo si legge che "Il governo ha liberato dal segreto un mole enorme di documenti", "centinaia di fascicoli, migliaia di atti sul caso Moro, sulle Br e su Autonomia operaia". "Gran parte del materiale era coperto da una classifica di segretezza molto elevata, stando alle parole usate dallo stesso Ministro dell'Interno Giorgio Napolitano nella lettera inviata al Presidente della Commissione Stragi, Pellegrino, per comunicargli la decisione persa dal presidente del Consiglio, il 24 giugno". (all'epoca il Premier era Romano Prodi)
"Arriveranno ai magistrati - si legge ancora dal Corsera - 25 faldoni di carte, di cui si conosceva solo un indice e qualche atto; altri 2 faldoni di carteggio perventuo successivamente al marzo '92 e altri 60 faldoni che pur non riferendosi al caso Moro possono contenere atti di interesse (22 faldoni riferiti alle Br...22 faldoni relativi ad Autonomia operaia; 7 alle Unità Comuniste Combattenti)... Infine il Sisde il 3 luglio ha fatto sapere a Napolitano che erano stati trovati nei suoi archivi 24 faldoni relativi al rapimento Moro, 21 fascicoli riferibili o intestati all'esponente Dc; 20 riferiti al caso Moro, 185 con riferimenti alla vicenda Moro e 135 intestati alle Br o all'Autonomia. E proprio dall'archivio del Sisde (si legge ancora) potrebbero arrivare adesso le più rilevanti novità, tanto che Pellegrino dice: "Certo adesso che torna sarebbe interessante ascoltare in proposito anche Gelli". L'operazione di "declassificazione" dei documenti "segreti" o addirittura "segretissimi" è in corso in questi giorni.
Così il Corriere della Sera di 10 anni fa, mentre su "Panorama" del 7 marzo scorso, nel commentare la lettera di Napolitano a Pellegrino dell'agosto '98 si parla ancora dell'esistenza di documenti sotto segreto di Stato, MA SONO proprio quelli del Side del 3 luglio '98 che A QUANTO PARE non sono stati affatto desecretati. (forse perché la delibera della Presidenza era del 24 giugno e gli atti sono stati rinvenuti il 3 luglio?)
Scrive "Panorama", Si tratta innanzitutto di «27 faldoni relativi al caso Moro, che coprono il periodo dal 2 febbraio 1978 a oggi» scrive Napolitano nella lettera inviata a Pellegrino nell’agosto 1998. Poi ci sono altri «60 faldoni che, pur non riferendosi direttamente al “caso Moro”, possono tuttavia contenere atti di interesse (si tratta di: 22 faldoni riferiti a “Brigate rosse”, 9 ad attentati, risoluzioni e sequestri di carteggio nei “covi” delle stesse, 22 ad “Autonomia operaia”, 7 a “Unione comunisti combattenti” e “Partito comunista combattente”)». Ma non è tutto. Perché a questo materiale, che era custodito negli archivi della «Segreteria speciale» del ministero dell’Interno, c’è da aggiungere quello del Sisde. Il servizio segreto civile, scrive infatti Napolitano, «interessato dai miei uffici, ha comunicato il 3 luglio u.s. che, a quella data, erano stati rinvenuti 24 faldoni inerenti il rapimento e l’uccisione dell’on. Moro, 21 fascicoli intestati comunque allo statista, 20 riferiti direttamente o indirettamente al “caso Moro”, 185 con riferimenti alla vicenda e 135 intestati a “Brigate rosse” e “Autonomia operaia”».
IN SOSTANZA SONO GLI STESSI FALDONI DI CUI PARLAVA "IL CORRIERE DELLA SERA" 10 ANNI FA CHE DOVEVANO ESSERE GIA' DI PUBBLICO DOMINIO E CHE INVECE, COME CONFERMATO DALLA CORRISPONDENZA PELLEGRINO-NAPOLITANO DI AGOSTO '98, SONO ANCORA CHIUSI NEGLI ARCHIVI DEL SISDE.
Più che ascoltare Gelli sarebbe interessante ascoltare adesso Pellegrino. In 10 anni lui cos'ha fatto per recuperare quelle carte? Le ha solo custodite oppure le ha anche lette? E perché non darle agli altri commissari? Perché non rendere tutto pubblico dieci anni prima, visto che la notizia era stata pubblicata?
Un'ultimissima su Romano Prodi. Credo che lui volesse e voglia veramente questa operazione verità. Perché qualcuno continua a impedirla?
I fatti vanno raccontati tutti. Chi ne censura qualcuno e un disonesto che prima o poi viene smascherato. (Indro Montanelli)

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