sabato 31 maggio 2008

Politica. Comitato promotore Referendum regionali abrogativi


Comitato promotore Referendum regionali abrogativi
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Sede: Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Tel. 085-8944932 – 330-431480
DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA': il Consiglio Regionale, su richiesta del Comitato promotore ha approvato la modifica della lettera c) dell'art. 16 della L.R. 44/2007, rendendo così possibile lo svolgimento dei referendum abrogativi regionali “anche” nei tre mesi precedenti e nei tre mesi successivi alle elezioni politiche nazionali ed amministrative provinciali e comunali, dando così la certezza di poter celebrare, nella prossima primavera, gli eventuali referendum considerati ammissibili dal Collegio per le garanzie statutarie e dallo stesso Consiglio Regionale.
Il Comitato promotore dei referendum regionali sui costi impropri della politica e degli enti strumentali della Regione Abruzzo, nel rendere merito al Presidente della Commissione speciale Statuto Gianni Melilla ed a quei Consiglieri Regionali che, con il loro voto favorevole, hanno accolto positivamente l'iniziativa “istituzionale” rivolta agli organi più rappresentativi del Consiglio Regionale e nei fatti creduto alla bontà e giustezza della richiesta avanzata, è fermamente determinato a procedere con sollecitudine alla raccolta delle 25.075 firme necessarie, affinché i primi referendum regionali abrogativi si possano celebrare nella primavera del 2009 quasi a costo zero.
Infatti, la Legge Regionale consente “adesso” al Presidente della Regione Ottaviano del Turco di fissare la data di svolgimento in concomitanza con le elezioni europee ed amministrative provinciali e, se confermato, addirittura abbinati al referendum elettorale nazionale anche se quest'ultimo si dovesse svolgere in una data non compresa in una domenica tra il 15 aprile ed il 30 giugno.
Le Istituzioni Regionali, in questa circostanza, hanno avuto la correttezza di mettere riparo ad una evidente “distrazione statutaria” sanando una palese ingiustizia che, se non fosse stata abrogata con sollecitudine, non avrebbe consentito di procedere in tempo utile alla raccolta delle firme la quale, invece, avrà inizio subito dopo la stampa dei quesiti referendari e la vidimazione degli appositi moduli da parte dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e del Dirigente responsabile del procedimento.
Pio Rapagnà ex Parlamentare
Roseto degli Abruzzi, 30 maggio.2008

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