domenica 10 agosto 2008

Provincia. Consiglio Provinciale. Approvata a maggioranza dei voti la convenzione con la Gran Sasso Teramano per la realizzazione della cabinovia a Pr

Consiglio Provinciale. Approvata a maggioranza dei voti la convenzione con la Gran Sasso Teramano per la realizzazione della cabinovia a Prati di Tivo


Il Consiglio Provinciale, riunitosi questo pomeriggio, ha approvato a maggioranza la convenzione con la società “Gran Sasso Teramano”; un atto che consentirà la realizzazione della nuova cabinovia dei Prati di Tivo per un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro.
La minoranza si è divisa con il voto favorevole di Antonio Francioni (Pdl) e quello contrario degli altri consiglieri Carlo Taraschi, Rando Angelini, Mauro Martino e Lino Cichetti (Pdl)

“Un successo della Provincia – ha dichiarato il presidente Ernino D’Agostino – perché per arrivare a salvare quest’opera, trovando la soluzione amministrativa per realizzarla, è stato fatto uno sforzo non indifferente. Un risultato straordinariamente importante per lo sviluppo della nostra montagna”.

Si tratta di un impianto di moderna generazione, una struttura mista, cabinovia-seggiovia, che, partendo da Prati di Tivo, arriverà fino alla Madonnina. Per l’opera è già stata bandita la gara dalla società concessionaria, la “Gran Sasso Teramano”.

Il voto di questa sera è stato preceduto da un lungo iter amministrativo. L’investimento dovrebbe, in buona parte, 10 milioni di euro, essere coperto con i fondi Fas (Regione Abruzzo- Unione Europea). In precedenza si era pensato di procedere con una ricapitalizzazione della Gran Sasso Teramana; ipotesi poi esclusa dalla Regione per ragioni tecniche e procedurali.

La Provincia, quindi, con l’atto votato questa sera, si impegna a destinare i 10 milioni che arriveranno dai fondi Fas – dopo l’approvazione da parte del Governo prevista entro settembre – alla parziale copertura dei costi dell’opera; concorda con la Gran Sasso Teramano, partecipata dalla Provincia e da altri 20 enti pubblici, che la stessa società acceda ad un prestito-ponte concesso dalla Unicredit Corporate Banking; sancisce che la proprietà dell’impianto rimane della Provincia e che l’opera sarà realizzata in concessione dalla “Gran Sasso” in regime di convenzione.

Nel corso di un lungo dibattito, iniziato con l’auspicio del Presidente ad un voto unanime: “perché siamo di fronte ad un’operazione complessa ma assolutamente importante e strategica per tutta la nostra comunità e per il futuro delle aree interne”, si sono levate le critiche di buona parte della minoranza. “Non siamo contrari all’intervento– ha dichiarato Carlo Taraschi, capogruppo del PDL – ma la deliberazione e la documentazione che l’accompagna è carente e mal predisposta. La Provincia si sta impegnando a fronte di un mero atto d’intenti della Regione. Inoltre, l’opera non è inserita in alcun atto di programmazione e certo, visto i numerosi problemi che ha questa provincia, non si può sostenere che è una priorità. Basti pensare alla Teramo-Mare”. Dubbi sugli aspetti procedurali sono stati sollevati, dai banchi dell’opposizione, anche dal consigliere Lino Cichetti. A questi commenti hanno fatto eco quelli del capogruppo del PD, Leandro Di Donato e del consigliere Arnaldo Di Rocco. “Con questo intervento – ha affermato Di Donato – facciamo rinascere il turismo sulla montagna teramana. Si tratta di un’operazione complessa ma assolutamete trasparente e legittima”. “L’unica domanda che mi pongo, di fronte a tanti dubbi, - ha detto Arnaldo Di Rocco – e se questa opera, per noi, è importante. Io credo di si, in questo modo diamo una risposta assolutamente concreta e utile, a buona parte del nostro territorio, alle aree interne, che hanno bisogno di questa infrastruttura”.

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