sabato 13 settembre 2008

Movimento Città per Vivere d'Abruzzo

Movimento Città per Vivere d'Abruzzo
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi
COMUNICATO STAMPA
In Abruzzo, da diversi anni, accadono gravissimi fatti criminosi, anche della malavita organizzata, vengono consumati “alla luce del sole” reati amministrativi ed ambientali gravissimi senza alcuna evidente “reazione” di buona parte dei nostri politici e della società civile.
Permane, si sviluppa e si consolida, purtroppo, la presenza di una illegalità diffusa a livello economico con un giro di affari miliardario e una illegalità amministrativa in un'area che assorbe il 70 per cento dell'attività complessiva della Regione.
Il Movimento Città per Vivere, orgoglioso della preservata indipendenza ed autonomia dai partiti e dai finanziamenti pubblici da essi erogati, è uno tra i pochi rimasti in prima fila a contrastare un gravissimo rallentamento della tensione morale e della speranza nel futuro, un progressivo degrado del territorio, della qualità della vita, della prevenzione e della coesione sociale.
Molti Parlamentari, Consiglieri regionali, provinciali e comunali ed i loro politici “di riferimento”, hanno fatto e fanno finta di nulla e, nonostante quello che è successo al vertice della Regione, continuano ad atteggiarsi come allegri e spensierati “gagà” della politica e padroni della spesa pubblica. E questo comportamento certamente porterà cose non buone per l'Abruzzo.
Di fronte ad accuse ed ipotesi di gravissimi reati amministrativi ed ambientali contestati dalla Magistratura non si è verificata in Abruzzo alcuna “seria reazione” da parte dei nostri politici e della maggioranza della società civile. Orgogliosamente, in tale fortissimo “inquinamento morale”, alta e forte si è levata la voce quasi solitaria del Movimento Città per Vivere e di alcuni Cittadini “profondamente indignati”. Essi si sono assunti la responsabilità di promuovere direttamente “specifiche e chiare” iniziative referendarie e riformatrici per tentare di ridurre dal basso i costi della politica: il “silenzio interessato e colpevole” di molti politici, Parlamentari, Consiglieri regionali e fin anche di importanti istituzioni locali e di una parte significativa degli organi di informazione, è sotto gli occhi di tutti ed è un “segnale preciso” di infiltrazione e sotterraneo radicamento di atteggiamenti e comportamenti di “tipo mafioso” e da regime qualunquista ed antidemocratico.
La stessa “opinione pubblica”, formata ed educata da organi di stampa fortunatamente e coraggiosamente ancora liberi e indipendenti dal potere e dal controllo politico, è seriamente e drammaticamente sconcertata e sbandata: sembra indignata e pare insorgere da un momento all'altro, ma poi purtroppo non trova la forza ed il coraggio necessari nemmeno per recarsi a firmare per richiedere 5 referendum regionali e per la presentazione di una Proposta di Legge di iniziativa popolare per incominciare a ridurre del 50% gli altissimi e non più sostenibili costi della politica.
La parte più debole della società civile abruzzese ha paura, e non crede più che sia possibile un vero ed effettivo rinnovamento dei partiti e degli uomini politici responsabili dell'attuale disastro, i quali, tra l'altro e come se nulla fosse, si preparano a ripresentarsi candidati “di sicuro successo” alle prossime elezioni regionali: essi si che non hanno paura, nemmeno di se stessi.
Per il Movimento Città per Vivere d'Abruzzo
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Roseto degli Abruzzi, 13 settembre 2008

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