martedì 13 maggio 2008

Politica. DA PALAZZO RIMBALZANO SULLA STAMPA NOTIZIE VECCHIE COME IL CUCCO E QUALCHE OVVIETA' DI TROPPO


ASSOCIAZIONE DI CULTURA

POLITICA IMPRONTE GIULIANOVA


DA PALAZZO RIMBALZANO SULLA STAMPA

NOTIZIE VECCHIE COME IL CUCCO

E QUALCHE OVVIETA' DI TROPPO


La più datata, rivenduta più volte come nuova, riguarda la stazione ecologica di Colleranesco la cui costruzione è diventata come l’araba fenice. Sulla stampa e in diverse assemblee pubbliche, l’Assessore Caruso l’aveva battezzata come pronta per lo scorso aprile; poi per questo maggio. Ora invece si apprende che i lavori dovrebbero avere inizio, se tutto va bene, per settembre 2008, mentre tutti fingono di non sapere che il progetto per una stazione ecologica da realizzare a Colleranesco su un’area di 3.000 mq. era già stato approvato con tanto di delibera dalla SIA addirittura tre anni fa (Presidente Bertone, ora liquidatore della società). Perché per tre anni (2005, 2006 e 2007) la Giunta Ruffini non ha fatto nulla? LA FAVOLA DEGLI "SCONTI" E IL TESORETTO CHE NON C'E' Alla storiella della stazione ecologica, come nel gioco del domino il Palazzo attacca sempre la solita cantilena sullo sconto sulla Tarsu che verrà fatto ai cittadini che conferiranno rifiuti a Colleranesco, purché correttamente differenziati. Questo è tutto fumo buttato negli occhi dei Cittadini per nascondere ben altre verità. Tutti noi paghiamo una bolletta Tarsu che è lievitata di oltre il 30% rispetto a quando il “porta a porta” non c’era. Questo 30% in più sarebbe servito anche per finanziare l’erogazione del nuovo servizio, inizialmente più oneroso della raccolta stradale, per tutta Giulianova. Sappiamo invece che oggi il “porta a porta” interessa soltanto coloro che risiedono a est della Statale 16. Se la matematica non è un’opinione, questo significa che nelle casse del Comune dovrà avanzare parte della somma impegnata per pagare Cirsu/Sogesa e che questo qualcosa deve essere restituito ai Cittadini; se il “tesoretto” non c’è allora vuol dire a dispetto di quanto assicurato e previsto dalla maggioranza nel corso della seduta del marzo 2007 in cui si approvò l’affidamento del servizio al Cirsu, l’obiettivo dell’abbassamento della tassa rifiuti mediante il “porta a porta” non è stato raggiunto. IL "TIRA E MOLLA" SUL "PORTA A PORTA" NON CONVINCE NEPPURE CHI E' FAVOREVOLE AL "PORTA A PORTA" La Sogesa, per stessa ammissione del Sindaco Ruffini e dell’Assessore Caruso, oggi non ha le capacità organizzative e neppure la forza economica per assicurare il “porta a porta” in tutta Giulianova, malgrado il servizio sia stato affidato al Cirsu per essere svolto per cinque anni in tutto il territorio di Giulianova e non in una sua parte soltanto. All’atto dell’affidamento del servizio la Giunta ha deliberatamente ignorato le condizioni di obiettiva difficoltà di Cirsu/Sogesa e il risultato è stato disastroso. Anche tra coloro che sono favorevoli al “porta a porta” –vedi dichiarazioni del Dirigente Regionale, Franco Gerardini- sono molti a ritenere che questo “tira e molla” dell'Amministrazione Comunale finisca per disincentivare la raccolta differenziata. SCARSA TRASPARENZA NEL RAPPORTO CON GLI UTENTI. DATI FORNITI IN RITARDO, IN MODO UFFICIOSO E CON IL CONTAGOCCE I pochi dati sulla raccolta rifiuti pubblicati sulla stampa sono stati forniti in modo parziale e non costituiscono affatto, per chi è del settore, una novità. Idem la notizia di un intervento, dato da diversi mesi per imminente da Cirsu/Sogesa, per rendere più efficiente l’impianto di compostaggio. ECCO INVECE I DATI UFFICIALI Ad ogni modo i dati relativi alla raccolta dei rifiuti del 2007 a Giulianova sono stati resi noti già due mesi fa dall’Osservatorio Regionale Rifiuti; di seguito quelli più significativi: Organico t/a 1.884,62 Carta e cartone t/a 758,48 Plastica t/a 105,22 Vetro t/a 471,76 La percentuale di R.D. nel 2007 è stata del 22,05% contro il 15,41% del 2006 (+6,64%). IL CONFRONTO TRA DUE COMUNI SIMILI IN CUI OPERA LO STESSO GESTORE MA CON SISTEMI DIVERSI: GIULIANOVA E ROSETO La cosa che dovrebbe far riflettere è che a Roseto, dove non si fa il “porta a porta”, secondo l’Osservatorio Regionale Rifiuti che si basa su dati forniti da Cirsu/Sogesa, la percentuale di RD nel 2007 sarebbe stata pari al 31,84%, quasi il 9% in più rispetto a Giulianova. Questo, ovviamente, pur essendo noto da almeno due mesi, è stato taciuto. Con riferimento alla raccolta delle frazioni organiche dei rifiuti è interessante notare come a Giulianova nel 2007 siano state raccolte 1.315 tonn in più rispetto al 2006. A Roseto, tuttavia, l’aumento della raccolta dell’organico è stato superiore a quello di Giulianova, con una variazione positiva di 1.904 tonn nel 2007 rispetto al 2006. La comparazione sull’organico tra Giulianova, dove c’è il "porta a porta", e Roseto, dove si fa ancora la raccolta stradale, andrebbe fatta valutando anche la qualità del compost che si potrebbe ottenere dalle due raccolte ma, visto lo stato degli impianti di Sogesa dove non è oggi possibile produrre compost di qualità, sarebbe come parlare del sesso degli angeli. Se e quando l’intervento sull’impianto di compostaggio verrà portato a termine se ne potrà ridiscutere. TUTTAVIA CHI CI ASSICURA CHE QUESTI DATI RISPONDONO A VERITA'? SOGESA SCRIVE E IL COMUNE DI GIULIANOVA PAGA A TONNELLATA SENZA FIATARE Il punto su cui insistiamo, tuttavia, è un altro. Finora né il Comune né il Gestore del Servizio hanno voluto chiarire in che modo viene controllata l’attendibilità dei dati sulla quantità e sulla qualità dei rifiuti raccolti a Giulianova (idem per Roseto) e smaltiti a Grasciano, dati che Sogesa rimette periodicamente all’ARTA e, di conseguenza, al Comune. Teoricamente Sogesa potrebbe autocertificare tutte le tonnellate che vuole e su queste il Comune andrebbe a pagare, senza poter battere ciglio, i 151,71 € a tonnellata previsti per contratto. Cirsu/Sogesa non può essere controllore e controllato allo stesso stempo! Per questa ragione noi torniamo a chiedere che questi dati (gli stessi che vengono trasmessi all’ARTA) debbano essere certificati/validati da un soggetto indipendente e che debbano essere resi pubblici sul sito web del Comune, di Cirsu e Sogesa. Lo avevamo già chiesto pubblicamente in gennaio ma nessuno (minoranza inclusa) si è preoccupato di far valere nelle sedi istituzionali preposte questa richiesta che trova fondamento nel nuovo Codice dell’Ambiente. UNO DEI TANTI PARADOSSI DEL "PORTA A PORTA" A GIULIANOVA Quanto alla plastica ci fa piacere apprendere che quella di migliore qualità e di maggior pregio si ottiene soltanto facendo una buona differenziata, cosa che ci auguriamo Sogesa riesca ad organizzare al più presto. Tuttavia ci avrebbe fatto ancor più piacere se le migliaia di bidoncini color marrone acquistati per il "porta a porta" fossero stati costruiti con plastica "seconda vita", cioè proveniente da materiale riciclato. Abbiamo esaminato il famigerato bidoncino dell'organico e consultato la relativa scheda tecnica e, purtroppo, non abbiamo trovato nulla che certifichi che si tratti di prodotti fabbricati con plastiche riciclate. Il marchio PSV (=Plastica Seconda Vita) non c'è. In questo Cirsu/Sogesa non ha dato prova di coerenza ed il Comune ancor meno. LA VERITA' SI FA STRADA TRA INQUIETANTI SILENZI BIPARTISAN ED INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA Le certezze, invece, sono ben altre: 1)la discarica di Grasciano non è stata ancora messa in sicurezza e ciò è causa di danno per l’ambiente (suolo e fiume Tordino) e per chi ci lavora. Costa troppo –dicono- e, quindi, meno se parla meglio è (probabilmente meno si parla di Grasciano e meno si parla anche della critica situazione de La Torre a Teramo che vede coinvolti tutti in nomi più blasonati della politica teramana -D'Agostino, Chiodi, Ruffini, Taraschi, ecc.); 2)i magistrati di Teramo, poco più di un mese fa, hanno iscritto nel registro degli indagati un rappresentante di Sogesa per strane circostanze rilevate non due anni fa e neppure l’anno scorso ma tre mesi fa soltanto. A seguito di quanto emerso da nuove indagini scattate l’11 gennaio scorso, infatti, a Grasciano Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato hanno trovato montagne di rifiuti depositate fuori dalle aree consentite, compreso il famoso compost, e formazione e sversamento di nuovo percolato, diverso da quello che già due anni fa portò al sequestro della discarica; 3)le condizioni di sicurezza dei luoghi in cui operano i lavoratori di Sogesa lasciano molto a desiderare. I Sindacati lo ripetono da anni ma nessuno provvede. Il risultato è stato un grave incidente sul lavoro che è costato la mano non all’ultimo degli assunti ma al più anziano ed esperto dei lavoratori. OCCORRE MAGGIORE SERIETA' E RESPONSABILITA' DA PARTE DI TUTTI La conclusione è fin troppo ovvia: da qualunque punto di vista la si voglia vedere, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti affidato a Cirsu/Sogesa fa acqua da tutte le parti. E’ ora, quindi, che sia l'Amministrazione Comunale sia il Gestore del servizio inizino ad assumere comportamenti più seri e responsabili.
Enrico Gagliano
Ass. Impronte di Giulianova

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