venerdì 6 giugno 2008

Teatro. Orchestra e Coro del Teatro Marrucino, domani ad ATRI







Il Barbiere di Siviglia
Melodramma buffo in due atti di Cesare Sterbini

musica di
Gioacchino Rossini

Nuovo allestimento del Teatro Marrucino- Rete Abruzzese per lo Spettacolo


Orchestra e Coro del Teatro Marrucino

Personaggi e interpreti

Rosina Paola Antonucci, Francesca Bruni, Valentina Di Cola
Il Conte D'almaviva Sabino Martemucci Figaro Gianpiero Ruggeri, Christian Starinieri Bartolo Nejat Isik Belen
Basilio Antonio Marani Fiorello Francesco Landolfi Berta Ozge Kaleiloglu, Tomomi Ogasa Un Ufficiale Dario Pattile, Mirco Zizzi
Ambrogio Raffaele Pisani

Orchestra e Coro del Teatro Marrucino

Maestro Concertatore e Direttore
Claudio Desderi, Marco Moresco

Regia
Isabella Crisante

Maestro al cembalo Maestro del Coro Luci
Simone Di Felice Fabio D’Orazio Ivano Ursini

Maestri Sostituti
Simone Di Felice, Ivana Francisci, Fabio Monaco

In scena l’ultima opera lirica della stagione lirico-sinfonica 2007/2008, Il Barbiere di Siviglia, il componimento rossiniano più noto ed apprezzato dal grande pubblico, venerdì 6 giugno alle ore 21.00 al Teatro Comunale di Atri, prodotto dal Teatro Marrucino, ente organizzatore di Rete abruzzese per lo Spettacolo, progetto ideato per promuovere la cultura e per valorizzare nuovi talenti artistici attraverso la realizzazione di una Rete dei teatri regionali in grado di ampliare la loro offerta culturale.

Il Barbiere di Siviglia per Rete Abruzzese per lo Spettacolo
6 giugno ore 21.00 ATRI Teatro Comunale
7 giugno ore 21.00 ROSETO Cinema Odeon
8 giugno ore 21.00 ORTONA Teatro Vittoria
10 giugno ore 21.00 PESCARA Cinema Massimo
11 giugno ore 21.00 LANCIANO Teatro Fenaroli



Figaro, Rosina e la giovinezza: le note musicali di Claudio Desderi
Rossini…Il Barbiere di Siviglia…allegria, spensieratezza, gioia di vivere… In Orchestra, nel Coro e nelle voci dei protagonisti la felicità musicale non si ferma solo in un istante: in definitiva si vive una febbre ritmica che contagia e costringe tutti a vivere insieme l’ebbrezza delle “bollicine champagne” rossiniane: quel terribile Don Basilio che appare luciferino con la sua filosofica “Calunnia” si stempera subito al secco NO del saggio Bartolo, a commento della famosa aria, così come lo stesso Bartolo che sembra furbo, intelligente, colto, seppur innamorato della pupilla attraente e geniale, cade nella trappola del travestimento del Conte in Don Alonso… il quale sarà anche il Conte di Almaviva ma non sa far di meglio che affidarsi a un gruppo di scalcinati strumentisti per una serenata notturna, tanto che deve rimediare da solo accompagnandosi con la fedele chitarra… e poi rischia addirittura l’arresto e per fortuna che a quell’epoca il “Lei non sa con chi parla!!!” aveva un certo fascino… E Figaro? Fa tutto e fa tutto bene, combina guai ma rimedia, sembra essere pronto a portare a termine le avventure più intricate (che abbia letto il libretto in anticipo o si tratta di Rossini stesso che si è scritto la più famosa Cavatina della storia della Musica… facile e difficile allo stesso tempo ma comunque su misura per un grande successo?) E la bella Rosina? Attenzione maschi di tutto il mondo!, un tipino così va bene solo per chi ama vivere pericolosamente, con quel caratterino… D’altronde lo confida lei stessa presentandosi: “Io sono docile sono obbediente… ma se mi toccano…brrr!!!! Buon divertimento, noi ad ogni Barbiere si ringiovanisce… quindi pronti per il prossimo!!

Un’inutile precauzione combattere l’amore: la fresca regia di Isabella Crisante
Realizzare la regia di un titolo così noto è una sfida a cui mi sono volentieri sottoposta, quando poi a dirigerla è un Maestro come Claudio Desderi.......tremano le vene dei polsi... D’altronde è un’occasione privilegiata in cui mi sono immersa totalmente con l’affettuoso sostegno del mondo “dietro le quinte” del teatro: ovvero macchinisti, costruttori e attrezzisti che hanno realizzato la stilizzata scenografia e la decorazione degli arredi minimali impreziositi dalle luci e dalle video-proiezioni pensate insieme al disegnatore luci, Ivano, grazie al lavoro degli “elettrici” ed infine i costumi sapientemente realizzati da Marina ed Attilio che hanno fatto (gli ormai consueti) miracoli. Insomma una vera realizzazione corale del Teatro in cui la compagnia di Canto ha trovato la giusta cornice ...GRAZIE.
Le linee di regia si muovono dalla trilogia teatrale di Beaumarchais composta da “le Barbier de Seville”, “le Mariage de Figaro” e “la Mère coupable”: l’eccezionalità del lavoro teatrale è confermata (se fosse necessario) dalla trasposizione operistica di ben due titoli realizzata cronologicamente all’inverso ovvero Le Nozze di Figaro da Mozart, con il libretto di Da Ponte prima, e le due versioni del Barbiere di Siviglia da Paisiello (librettista Petrosellini) e da Rossini con il libretto di Sterbini, poi. ll filo rosso che collega i personaggi tra un’episodio e l’altro della trilogia è stato il motore propulsivo della regia in cui ho voluto riportare alla luce i caratteri e le motivazioni della storia che vede Figaro abile “factotum” (come lo battezza Rossini) della storia d’amore tra il Conte d’Almaviva (alias Lindoro, l’Ufficiale ubriaco, Don Alonso) e la “spiritosa” Rosina pupilla inquieta del Dottor Bartolo (ovvero Barbaro, Balordo, Bertoldo) cui si affianca (per infine tradirlo) il truce e servile Don Basilio
La scelta di una realizzazione semiscenica mi ha motivato alla ricerca di immagini da proiettare sia per creare i differenti ambienti esterni ed interni della casa di Don Bartolo, sia per avvolgere nella luce appropriata le differenti emozioni espresse sul palcoscenico. La dinamica teatrale è talmente esaltata dalla musica di Rossini che spesso la regia scaturisce dalla partitura stessa, i numerosi recitativi che collegano le parti musicali formano l’ordito narrativo. Al gentile pubblico non resta che accomodarsi e viaggiare nel tempo fino a Siviglia dove (nuovamente) vedrà, come dice Beaumarchais, che “quando la gioventù e l’amore si alleano per ingannare un vecchio, ogni tentativo di opporsi può ben dirsi UN’INUTILE PRECAUZIONE”.

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