sabato 6 dicembre 2008

DISEGNO DI LEGGE 1441-TER: NUCLEARE PIU’ VICINO ANCHE PER L’ABRUZZO


ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICA
IMPRONTE – GIULIANOVA

DISEGNO DI LEGGE 1441-TER: NUCLEARE PIU’ VICINO ANCHE PER L’ABRUZZO

Il disegno di legge 1441-ter in discussione al Senato, oltre a sottrarre alle Regioni ogni competenza in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale per ciò che riguarda la perforazione di pozzi esplorativi e l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, interviene anche sulla delicata materia della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione elettrica nucleare nonché dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare.
In particolare, l'articolo 14 del 1441-ter delega il Governo ad adottare, entro il 30 giugno 2009, uno o più decreti legislativi nel rispetto di precisi criteri direttivi indicati nel disegno di legge.
Tra questi ve ne sono almeno tre che, lette nell’insieme, meritano un’analisi approfondita; in particolare:

a) la costruzione e l’esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare e di impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento di impianti nucleari a fine vita sono considerati attività di preminente interesse statale e, come tali, soggette ad autorizzazione unica rilasciata, su istanza del soggetto richiedente, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e previa intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni e Stato-Città ed Autonomie Locali.

A proposito di intesa con la Conferenza Unificata la normativa vigente prevede che, “….. L'assenso è espresso di regola all'unanimità dei membri dei due predetti gruppi. Ove questa non sia raggiunta, l'assenso è espresso dalla maggioranza dei rappresentanti di ciascuno dei due gruppi”. Quindi, ad esempio, se anche una Regione dovesse opporsi alla costruzione di un impianto, il suo tentativo verrebbe vanificato dal voto favorevole espresso dalla maggioranza degli aventi diritto al voto;

b) l'autorizzazione unica è rilasciata a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni interessate (Conferenza di Servizi). L'autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atti di assenso e atti amministrativi, comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire ed esercire le infrastrutture in conformità del progetto approvato;

c) in caso di mancato raggiungimento delle necessarie intese con i diversi enti locali coinvolti, il Governo può comunque esercitare il potere sostitutivo. Entro il 30 giugno 2009 sapremo in dettaglio come questo potere potrà essere esercitato.

Quanto previsto l’art.14 del DDL 1441-ter costituisce un’evidente violazione della convenzione di Århus, firmata dalla Comunità Europea e dai suoi Stati membri nel 1998, ed entrata in vigore nel 2001.
La convenzione prevede che la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali che riguardano l’ambiente deve essere assicurata anche con riferimento alle procedure di autorizzazione di determinate attività specifiche (principalmente attività di tipo industriale) elencate nell'allegato I della convenzione stessa: tra queste attività figurano le raffinerie di petrolio e di gas, gli impianti di gassificazione e liquefazione, le centrali nucleari, ecc..
La Convenzione stabilisce che il risultato della partecipazione del pubblico deve essere debitamente preso in considerazione nella decisione finale di autorizzazione dell'attività in questione. L’art.14 del 1441-ter va invece nella direzione esattamente contraria.


…. E L’ABRUZZO? UNA O FORSE DUE CENTRALI DI CUI
UNA ALLE PORTE DELLA PROVINCIA DI TERAMO

Per quanto riguarda l’Abruzzo vorremmo che nessuno dimenticasse, Parlamentari compresi, che non è da escludere che il territorio regionale possa essere interessato da uno o forse due impianti per la produzione di energia nucleare; uno ai confini con le Marche, nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto (area della Sentina) e l’altro ad Ortona.

Così come già dichiarato alla stampa dal Sindaco di Martinsicuro (che però la centrale magari la vorrebbe nell’entroterra) e quello di Alba Adriatica, per le attività legate al mare (turismo e pesca) la realizzazione di una centrale nucleare ai confini della provincia di Teramo sarebbe un disastro annunciato contro cui, in virtù delle disposizioni contenute nel DDL 1441-ter, le popolazioni e le amministrazioni locali potrebbero fare ben poco.


f.to IMPRONTE - Giulianova

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