lunedì 1 dicembre 2008

Lettera aperta del candidato alla carica di Consigliere della Regione Abruzzo, il giuliese Antonio Macera




ANTONIO MACERA - insieme per rifare l'Abruzzo.--------------------




Oggetto: per le famiglie d'AbruzzoSono molte le lettere che le famiglie abruzzesi ricevendo in questi giorni di campagna elettorale.




Molte di queste contengono impegni, promesse che i singoli candidati fanno in queste circostanze: “Vi prometto …; Mandate in Regione un candidato che sappia rappresentare al meglio il territori…; Date una rappresentanza autorevole alla nostra città…” etc, etc.Nulla di scandaloso, beninteso. Promettere fa parte delle regole del gioco. Chi si candida, promette.Quello che non è stato compreso fino in fondo, purtroppo, è che queste non sono elezioni normali: la Regione Abruzzo torna a votare prima della scadenza naturale della legislatura perché il Presidente della Giunta Regionale è finito in galera. Perché sembra che si sia strutturato un sistema di corruzione che ha investito, con responsabilità trasversali, centro destra e centro sinistra.Mi chiedo, in questa situazione di gravità assoluta, ha ancora senso promettere, dire porterò fondi al territorio, farò costruire ospedali nuovi?Al rituale delle vuote promesse, penso sia necessario oggi sostituire il coraggio di denunciare con chiarezza la gravità di quanto accaduto in Abruzzo, e agli impegni individuali dei candidati, anch’essi rituali, bisogna accompagnare l’impegno all’onestà.Onestà, parola superata? Scontata?Le drammatiche vicende che hanno portato alla cronaca nazionale e mondiale l’Abruzzo ci dicono di no, nulla è superato, nulla è scontato.Io ho proposto che tutte le liste, tutti i candidati rispettassero un codice etico. Assumere comportamenti moralmente ineccepibili come unica strada per recuperare un minimo di credibilità.Gli impegni che si prendono, le promesse che si fanno (che siano poi vuoti impegni e false promesse diventa addirittura irrilevante) mi fanno capire quanto ancora sia distante la politica dal rispetto verso i cittadini, quanto siano ancora moralmente discutibili quei candidati che si avventurano nella gara delle promesse e degli impegni.Bisogna cambiare volto all’Abruzzo, cambiarlo davvero. Lo si può fare eleggendo persone che hanno cura del proprio territorio, hanno cura dei diritti fondamentali dei cittadini Hanno cura dei cittadini e li rispettino.Quante volte mi sono speso per dare dignità al mio territorio! Spesso con successo, riuscendo ad ottenere consistenti finanziamenti per servizi fondamentali! (3 milioni di euro per la raccolta delle acque piovane; 1 milione di euro per lavori di manutenzione e ammodernamento degli impianti sportivi; per le scuole; altri fondi per diversi lavori infrastrutturali). Ma basta questo impegno di dettaglio sulle risorse? Certo, è necessario, ma da solo non basta. E’ necessario avviare un profondo cambiamento che riporti l’Abruzzo ad essere una Regione non più mortificata da scandali e da episodi di corruzione.E’ necessario tornare al cuore dei problemi, approfondirli, comprenderli nella loro complessità, e risolverli, possibilmente. Tornare al cuore della politica, recuperare le passioni, gli ideali, farli diventare il faro che illumina la strada da percorrere e che brucia ogni forma di degenerazione. Tornare al cuore delle persone, ripristinare, se possibile, quel minimo di sintonia fra governo e cittadini, che è la condizione prima per far sentire le comunità partecipi di un progetto di sviluppo della terra che abitiamo e che amiamo.Io voglio impegnarmi per un Abruzzo che abbia queste qualità, nel quale i diritti fondamentali siano garantiti a tutti. Nel quale, insieme, passo dopo passo, metro dopo metro, l'impossibile possa diventare possibile.




Antonio Macera

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