domenica 16 novembre 2008

E se i Giuliesi fossero invece stufi della insipienza dei “politicanti”?, Nota del Cittadino Governante


E se i Giuliesi fossero invece stufi della insipienza dei “politicanti”?

Ma chi credono di essere Gianfranco Francioni e Flaviano Montebello, esponenti locali del PDL, oppositori consiliari ciarlieri ma solo sulle quisquilie, mentre la città veniva maltrattata?

Chi li autorizza a parlare a nome di tutti i Giuliesi?

Da dove traggono la sicumera che gli fa dire che i Giuliesi sono stufi delle nostre proposte?

Sono forse dei neo-autoritari che mal sopportano la partecipazione democratica dei cittadini, in linea con l’autoritarismo strisciante che sta diffondendosi in Italia?

Dobbiamo ancora sentire da loro una parola di preoccupazione per l’annunciata grave perdita dell’Ariston o di condanna per la deturpante devastazione incombente sull’area accanto alla strada delle Fontanelle e si arrogano il diritto di liquidare con argomentazioni senza capo né coda le nostre proposte tese ad evitare il peggio!

E’ in corso una campagna elettorale per le elezioni regionali dove i partiti devono provare a riconquistare la fiducia dei cittadini e loro non hanno di meglio da fare che prendersela, offensivamente, con un’associazione di onesti e coraggiosi cittadini che a Giulianova stanno difendendo, in questo momento, la cultura, il paesaggio, l’asilo-nido, il campo di atletica, la sicurezza idrogeologica e quella dell’acqua potabile.

E ricorrono, perfino, alla menzogna.

Da quale ricostruzione fantastica tirano fuori l’argomento che avremmo spinto l’Amministrazione Comunale a vendere il Pioppeto al posto del Mercato Coperto?

Dovrebbero ben sapere, come lo sanno tutti i Giuliesi, che:

1) Noi ci siamo impegnati, insieme ad un valoroso comitato, per evitare la vendita di Piazza Dalla Chiesa (perché di questo si trattava) e furono migliaia i cittadini che, trovandosi d’accordo, vinsero quella battaglia, costringendo gli amministratori a fare retromarcia.

2) Per il Mercato Coperto abbiamo avanzato da tempo la proposta di rivitalizzare, al piano terra, l’importante mercato delle erbe per i prodotti agricoli locali e di destinare il resto della struttura pubblica a funzioni sociali: spazi per la cultura ed il tempo libero qualificato dei giovani o poliambulatorio per la medicina di base.

3) La nostra associazione si è battuta fino all’ultimo per salvare il Pioppeto (anche suggerendo valide proposte alternative), cercando di strapparlo all’impattante edificazione (decisa autonomamente dalla Giunta Ruffini). Per mantenerlo a disposizione dell’ampliamento degli impianti sportivi pubblici di Via Ippodromo - per cui l’avevano ottenuto gli amministratori del ’94 nella concertazione con la proprietà – presentammo perfino un’Osservazione al Consiglio Comunale. Essi, addirittura, nemmeno la votarono.

Noi siamo orgogliosi di impegnarci sempre e solamente per i beni comuni giuliesi e nulla possiamo fare nei confronti dei “politicanti” che non riescono a capire l’importanza capitale di costruire città belle, vivibili e proprio per questo in grado di essere operose.

Riteniamo, poi, che i nostri ideali ed i nostri valori - la pace, la libertà, la democrazia, la giustizia sociale, la solidarietà, il rispetto dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la cultura, la moralità, la correttezza e l’efficienza amministrativa - siano quanto di più moderno possa esserci.

Se per questi esponenti del PDL tutto ciò è obsoleto vuol dire che i cittadini giuliesi devono ben guardarsi dal ricadere nelle mani di coloro che ai tempi delle Giunte di centro-destra sono stati capaci di:

  • Non utilizzare, nel ’96, la legge del Governo Prodi che avrebbe permesso di pagare con fondi statali buona parte dei debiti comunali derivanti dagli espropri.
  • Chiudere Viale Orsini (la cui riapertura è costata ai Giuliesi 500 mila euro).
  • Devastare il Parco dell’Annunziata facendo costruire massicciamente addirittura ai bordi del lungomare.
  • Abbattere l’intera alberatura (250 piante di alto fusto di 30 anni!) e l’intera doppia siepe di pitosforo del lungomare nord.
  • Bloccare, di fatto, la riqualificazione dell’ex Sadam e delle altre aree industriali dismesse.
  • Eliminare il parco pubblico previsto a nord-ovest dell’incrocio di Via Ippodromo e quello previsto sul “cannocchiale verde” di Via Trieste.
  • Deviare, restringere o chiudere vari canali a mare con aggravamento degli allagamenti del Lido.
  • Assegnare “ad personam” pezzi di arenile per usi impropri, ignorando le corrette procedure dell’assegnazione del demanio marittimo (caso La Playa).
  • Far cementificare la collina alle spalle del Santuario della Madonna Dello Splendore e quella sul versante alto di Via Montello, dove poi lo smottamento ha fatto chiudere il cantiere!

E ci fermiamo perché non ci piace infierire.

Giulianova 13.11.2008

IL CITTADINO GOVERNANTE

Associazione di cultura politica

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