lunedì 13 aprile 2009

Anche Giulianova dimostra il suo lato umano e solidale verso le popolazioni colpite dal terremoto – I monaci Benedettini ospitano i terremotati aquila

Da sx: Walter Squeo, Ascanio Rossi, Egidio Casati e Emidio Ferdinando Garofalo
le stanze

Giuliesi e Aquilani


Don Fortunato



I viveri




Anche Giulianova dimostra il suo lato umano e solidale verso le popolazioni colpite dal terremoto – I monaci Benedettini ospitano i terremotati aquilani

Anche Giulianova dimostra il suo lato umano e solidale verso le popolazioni colpite dal terremoto. Ci siamo recati presso il Monastero dei Benedettini Silvestrini di via Gramsci, nella parte alta della città, dove, il gruppo della “Schola Cantorum” che dal 1979 anima la Santa Messa della Chiesa del Santo Volto, hanno accolto un gruppo di sfollati proveniente dalle zone terremotate. Sono circa una quindicina di famiglie aquilane, per la maggior parte giovani coppie con figli, ma non mancano anche alcuni nonni al seguito. Sono giunti alla spicciolata già nella tarda mattinata, dopo la fatidica ora delle 03:32, si erano rifugiati dentro le loro auto. Poi sono arrivati loro, tutti giovani giuliesi, con tanta voglia di darsi da fare per offrire il massimo confort. Si sono coordinati con la Protezione Civile di Giulianova e Teramo, per dare da subito la disponibilità di una quindicina di stanze già attrezzate per ospitarli. Egidio Casati, coadiuvato dall’aiuto di Walter Squeo del COGEVO, che per motivi di lavoro lo lega a L’Aquila, è stato il coordinatore e organizzatore per fare arrivare le coppie aquilane e anche gli opportuni viveri e indumenti di prima necessità. Quotidianamente vengono distribuiti pasti caldi presso la struttura della Piccola Opera Charitas di Padre Serafino Colangeli, poi la prima colazione viene servita dentro il Monastero, inoltre gli sfollati sono liberi di entrare e uscire dalla struttura come in un moderno Bed and Breakfast. Ascanio Rossi e Emidio Ferdinando Garofalo, due sfollati, hanno elogiato l’opera di solidarietà di questi giovani giuliesi: “siamo rimasti sbalorditi da tanto affetto, avevamo già conosciuto la vostra città, sia per motivi di lavoro che per il mare che avete” . Anche la domenica di Pasqua è stata vissuta come un momento di fratellanza, grazie ai ragazzi giuliesi, al termine della Santa Messa, sono stati donati dei pacchi regali a tutti i capifamiglia ospitati nella stessa struttura.

Nessun commento: