venerdì 17 aprile 2009

Emergenza sisma. Il Presidente torna a chiedere lo stato di emergenza e la deroga al patto di stabilità. “Abbiamo bisogno di certezze e risorse”

Emergenza sisma. Il Presidente torna a chiedere lo stato di emergenza e la deroga al patto di stabilità. “Abbiamo bisogno di certezze e risorse”

Alla Regione chiede la convocazione di un Consiglio aperto con la partecipazione degli Amministratori locali e l’immediata “rimodulazione dei fondi ordinari già assegnati all’Abruzzo dal Governo e dall’Europa: le imprese hanno bisogno di quei soldi ora”


La Provincia teramana e i Comuni sono in campo con il massimo sforzo per aiutare gli aquilani e tutto l’Abruzzo: “Detto questo, dobbiamo passare dalle parole ai fatti”. Questo il messaggio del presidente della Provincia di Teramo, Ernino D’Agostino, che questa mattina, insieme al vicepresidente Giulio Sottanelli, alla Giunta e al Presidente del Consiglio, Ugo Nori, ha incontrato gli organi di informazione per fare il punto sull’emergenza che ha sconvolto l’Abruzzo: sulle cose fatte, sulle cose da fare, sulle richieste che la Provincia avanza al Governo e alla Regione.

“Ci siamo attivati da subito, insieme ai Comuni, per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma – ha detto – le amministrazioni locali e gli operatori turistici teramani sono in prima linea per garantire l’accoglienza. In provincia di Teramo ci sono circa 15 mila aquilani e noi abbiamo intere frazioni evacauate, centinaia di teramani senza casa, ingenti danni al patrimonio edilizio privato e pubblico. Abbiamo, da subito, il problema di trovare risorse per intervenire nelle scuole superiori danneggiate e nelle sedi della Provincia chiuse; un problema che hanno anche i Comuni per gli edifici di loro competenza; il sistema turistico locale è fortemente compromesso: per questo chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Lo abbiamo già fatto con una documentazione ufficiale sottoscritta dai Sindaci, tornerò a farlo domani a Pescara, nella riunione con il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso: se non ci ascolteranno daremo vita a iniziative eclatanti”.

Il presidente D’Agostino ha specificato che sono in corso continui monitoraggi tecnici sulle strutture e che non c’è ancora una stima precisa dei danni ma: “tenuto conto degli interventi strutturali e delle conseguenze negative sul’economia, soprattutto turistica, solo in provincia di Teramo, stiamo parlando di decine di milioni di danni”. D’Agostino, al Governo, chiede certezze perchè: “al momento non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali di sorta”.

In particolare, al Governo, D’Agostino chiede risorse per la sistemazione antisismica delle scuole; per coprire le spese dell’accoglienza e dei servizi che stanno anticipando i Comuni e la deroga del Patto di Stabilità per consentire alle amministrazioni locali di usare fondi di cassa. Su un punto è stato molto netto: “Non accetteremo commissari da Roma, l’Abruzzo va ricostruito dagli abruzzesi”.

“Tutte le iniziative che verranno messe in campo per le imprese aquilane: sgravi fiscali, tassazioni agevolate e quant’altro – ha aggiunto il vicepresidente Giulio Sottanelli – devono essere estese anche alla provincia di Teramo che affronta il peso più forte delle conseguenze del sisma che ha devastato L’Aquila”.

Alla Regione, la Provincia, chiede che venga convocato immediatamente un Consiglio Regionale aperto, allargato agli amministratori abruzzesi e la: “rimodulazione immediata dei fondi Fesr, Fas e Fse in maniera da rendere disponibili quanto prima i finanziamenti ordinari già stanziati per l’Abruzzo dal Governo e dall’Europa. L’economia abruzzese ha bisogno subito di quei soldi”.

Infine D’Agostino lancia una proposta per l’Università: “E’ il momento di ragionare in termini di sistema universitario abruzzese per garantire che riprenda presto l’attività dell’Università Aquilana anche in sedi distaccate, evitando di disperdere un grande patrimonio come quello rappresentato dalla ricerca e dalla formazione”.


Sulle iniziative svolte in questi giorni è stato ricordato che la Provincia di Teramo dal 6 aprile ha inviato squadre di tecnici e di soccorso che sono ancora a L’Aquila: ha convocato i Sindaci creando un coordinamento per gli aspetti riguardanti l’emergenza; ha stipulato un’intesa con gli Ordini professionali per supportare i Comuni, a titolo gratuito, nell’azione di verifica degli stabili (intesa della quale si sono avvalsi, fino ad ora, oltre 30 Comuni). Infine, Presidente e Giunta, hanno ringraziato quanti, Sindaci, imprese, operatori turistici, cittadini, professionisti e anche dipendenti della Provincia che: “da giorni sono in prima linea sul fronte dell’emergenza con un impegno e una generosità davvero fuori dal comune”.

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