martedì 14 aprile 2009

Roma. Mercoledì 15 aprile, alle ore 18.30, la Galleria Maniero presenta i lavori di tre emergenti artisti europei: Dennis Rudolph, Markus Proschek, Ca




ROME INTERNATIONAL SPRINGACADEMY & Galleria MANIERO
presentano la mostra di
Dennis Rudolph, Markus Proschek, Carmelo Di Feo
introduzione e intervista agli artisti di Eleonora Di Erasmo

INAUGURAZIONE
Mercoledì 15 aprile 2009 ore 18.30

Galleria Maniero
Via dell’Arancio 79, Roma - tel: 06/68807116
(la mostra sarà visibile fino al 30 aprile)



Mercoledì 15 aprile, alle ore 18.30, la Galleria Maniero presenta i lavori di tre emergenti artisti europei: Dennis Rudolph, Markus Proschek, Carmelo Di Feo.

La mostra, che fa parte degli eventi organizzati dalla Rome International Springacademy in occasione del workshop-symposium “Roma: luogo della memoria, luogo della visione” ideato e diretto da Andrea Fogli, darà la possibilità di poter conoscere i lavori di tre pittori che lavorano nell’ambito della nuova figurazione, ciascuno con una differente sensibilità.

Il lavoro di Dennis Rudolph, artista tedesco che vive e lavora a Berlino, si muove tra l’incisione e la pittura. In occasione della mostra presenterà un autoritratto ed uno dei suoi “linocut”, moderna tecnica di stampa artistica in rilievo, in cui Rudolph rielabora l’eredità del romanticismo tedesco. Sullo sfondo di architetture imponenti sull’orlo della distruzione e di paesaggi desolati, l’artista recupera il tocco degli antichi maestri e lo unisce a simboli e allegorie della cultura e della storia tedesca più recente. Markus Proschek, artista austriaco, concentra in particolare la sua attenzione sull’iconografia dei totalitarismi novecenteschi. In questa occasione esporrà alcuni nuovi dipinti ispirati da un modellino ricostruito attraverso le vecchie fotografie del noto distributore di carburante Esso in Piazzale Loreto a Milano, sulla cui pensilina, alla fine della guerra, furono appesi i cadaveri di Mussolini e di Claretta Petacci. Proschek si concentra sui particolari del modellino e dopo averne esplorato ogni angolazione con alcuni scatti fotografici, ne reinventa e ricostruisce ogni parte attraverso la pittura. I piccoli oli su legno di Carmelo Di Feo, artista italiano che da molti anni vive e lavora a Salisburgo, ci immergono nella più intima dimensione della memoria. Come in un ritratto fotografico, le persone dipinte si rivolgono a noi e ci sorridono. Di Feo usa prendere ispirazione da vecchie foto dei suoi familiari e attraverso la pittura e il ricordo ricostruisce aneddoti e racconti di un passato a noi tutti comune, ma sospeso grazie all’evanescenza della sua pittura in un tempo senza tempo.

Altri lavori di Dennis Rudolph, Markus Proschek e Carmelo Di Feo saranno inoltre presenti alla mostra di chiusura del workshop-symposium "Roma: Luogo della Memoria, Luogo della Visione" che inaugurerà domenica 19 aprile alle ore 19.00 presso il Museo di Roma in Trastevere.

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