martedì 6 maggio 2008

Politica. Comitato promotore Referendum regionali abrogativi



Comitato promotore Referendum regionali abrogativi
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Sede: Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Tel. 085-8944932 – 330-431480
COMUNICATO STAMPA
Pio Rapagnà e Giovanna Forti, responsabili del Comitato promotore dei referendum regionali per la riduzione dei costi impropri della politica e per lo scioglimento di alcuni enti strumentali tra i quali ARSSA – APTR ed ARPA, hanno inviato una lettera ufficiale alla Presidenza del Consiglio Regionale Marino Roselli, all'Ufficio di Presidenza, al Presidente Commissione Statuto Gianni Melilla, ai Consiglieri Regionali, ai Capi Gruppo Consiliari, al Collegio Regionale per le Garanzie Statutarie, al CO.RE.COM. ed al Difensore Civico Regionale Nicola Sisti, con la quale si rinnova la richiesta di modifica della Legge Regionale n. 44 del 19 dicembre 2007 che disciplina il referendum abrogativo, limitatamente alla lettera c) dell'art. 16 che prevede la sospensione dello svolgimento di referendum abrogativi già indetti “anche” nei tre mesi antecedenti e nei tre mesi successivi alla data fissata per le elezioni amministrative di almeno la metà delle Province della Regione.
Come già annunciato, il Comitato promotore intende iniziare la raccolta delle firme con la certezza che i referendum ammessi si potranno svolgere il prossimo anno e prima delle elezioni regionali del 2010.
In caso di rifiuto da parte delle Istituzioni regionali, il Comitato promotore si verrà a trovare nella impossibilità di esercitare nei tempi previsti il proprio diritto referendario a causa di un “cavillo diabolico” che sospende un “diritto costituzionale superiore”, in quanto elezioni amministrative provinciali di “inferiore rilevanza”, previste in Abruzzo proprio nella primavera del prossimo anno, impediranno ”materialmente” lo svolgimento di ogni e qualsiasi referendum abrogativo regionale.
Una serie di gravi “prevaricazioni” si sono verificate l'anno scorso, e si stanno materializzando di nuovo nel 2008, ai danni di un semplice ed indifeso Comitato promotore, nel “silenzio generale” di partiti, organizzazioni sindacali e di tutela dei Cittadini, Associazioni culturali e del volontariato sociale, ONLUS e della cosiddetta Società civile, “istituzionalizzata e finanziata”, che beneficiano di “nomine, incarichi, consulenze e contributi pubblici” attribuiti proprio attraverso Leggi Regionali e Regolamenti che con i referendum si intendono invece abrogare.
Resta ancora più ingiustificabile il fatto che il Consiglio Regionale, dopo la istituzione del Collegio regionale per le Garanzie statutarie, ancora non provvede alla nomina dei quattro componenti “esperti esterni”, cui il Comitato, come ha già fatto con il Difensore Civico, avrebbe la immediata possibilità di appellarsi a tutela dei propri diritti costituzionali e statutari.
In mancanza di un cortese ed urgente cenno di riscontro circa l'accoglimento della richiesta di modifica della norma nel corso della prossima seduta del Consiglio Regionale di martedì 13 maggio, il Comitato valuterà la possibilità di dare avvio ad una forma di protesta civica e pacifica a sostegno dell'effettivo esercizio, anche in Abruzzo, del diritto referendario.
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Roseto degli Abruzzi, 6 maggio.2008

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