giovedì 8 maggio 2008

Provincia. Salvaguardia idraulico-ambientale del Vomano, il Tar dà ragione alla Provincia


Salvaguardia idraulico-ambientale del Vomano, il Tar dà ragione alla Provincia
I lavori saranno definitivamente realizzati dall’Ati aggiudicataria della gara

La Provincia di Teramo può procedere alla definitiva realizzazione dei lavori di salvaguardia dell’asta fluviale del Vomano, un’opera di circa 6 milioni di euro aggiudicata dall’ente nel mese di aprile 2005 dopo l’espletamento di un appalto-concorso. Il Tar de L’Aquila, con sentenze del 2 maggio, ha respinto i ricorsi proposti contro gli atti della procedura di gara dai raggruppamenti di imprese e relativi progettisti che non erano risultati aggiudicatari dei lavori. Il tribunale amministrativo ha giudicato destituiti di fondamento i motivi addotti dai ricorrenti (con relativa richiesta di risarcimento danni) contro l’operato della Provincia, difesa dal dirigente dell’Avvocatura dell’ente Antonio Zecchino.

I lavori saranno portati a termine dall’associazione temporanea di imprese aggiudicataria della gara, composta dalle imprese Savini Costruzioni, Di Sabatino Giuseppe, Costram, Bassino, Edilvomano Costruzioni.

Il finanziamento dell’opera arriva direttamente dal Ministero dell’Ambiente su richiesta congiunta della Regione e della Provincia che, nel 1997, presentarono un’ampia documentazione sul fenomeno erosivo del fiume Vomano, uno dei casi europei più significativi di degrado idraulico e ambientale. In alcuni punti, infatti, l’abbassamento dell’alveo tocca i 15 metri, mettendo a rischio anche le infrastrutture a ridosso del fiume.

Tre le tipologie di intervento previste: 1) alla foce, nei Comuni di Roseto e Pineto per scongiurare le esondazioni e le tracimazioni garantendo il transito delle acque anche in condizioni di massima piena; 2) fra la strada provinciale 553 e la strada provinciale 23, dove l’alveo si è abbassato in maggiore misura, per arrestare l’erosione che destabilizza le sponde con lavori di ingegneria naturalistica; 3) sul ponte sul Vomano, per diminuire la velocità dell’acqua che in quel punto raggiunge i 10 metri al secondo contro la velocità di regime che dovrebbe essere di 2 o 3 metri al secondo.

“Il contenzioso – afferma il vice presidente della Provincia con delega ai lavori pubblici, Giulio Sottanelli - ha ritardato la realizzazione dei lavori, necessari per la salvaguardia idraulico-ambientale del fiume Vomano. Cercheremo di ottimizzare i tempi di ultimazione dell’opera, centrando rapodamente l’obiettivo che ci siamo prefissi”.

Teramo, 8 maggio 2008

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