lunedì 14 luglio 2008

Comitati. Documento del Comitato in difesa di Piazza Dalla Chiesa di Giulianova

A seguito del comunicato stampa recentemente rilasciato dal Comune di Giulianova, la paventata possibilità di una riqualificazione urbana della zona del mercato coperto è sicuramente una buona notizia. Riqualificazione significa dare una nuova veste a strutture e spazi presenti, senza comprometterne, crediamo noi, la naturale vocazione. Per questo, le voci che si sono rincorse di nuove edificazioni sulla piazza così come l’avvio dei lavori nell’area ex Migliori-Longari non hanno sicuramente contribuito a dare un concreto contorno alla proposta di riqualificazione. Come Comitato, vorremmo solamente capire qual è la reale prospettiva dell’area, tenendo conto di fatti oggettivi, quali la raccolta di firme contro un’ulteriore edificazione e le proposte a suo tempo fatte di poter qualificare l’area del Mercato Coperto. Noi non siamo né un fronte del no, né guardiani con un approccio ambientalista ecologista. Diciamo solo che l’area va qualificata, senza consumare altro territorio, risorsa appunto non rinnovabile. Nell’area di Giulianova, l’uso e la destinazione del territorio urbano assume una valenza più forte, vista la sua esiguità. E’ giusto utilizzarlo e consumarlo quando l’azione che si effettua rende alla comunità la vita più facile e più piacevole, con infrastrutture “ad hoc”. Ma è il caso dell’area del Mercato Coperto? C’è a Giulianova una carenza di vani per cui è necessario costruire su queste rare aree verdi ancora rimaste all’interno della nostra città? Perché invece non trasformare quello che oggi è considerato un punto debole in un punto di forza? Perché non riqualificare l’area al servizio della comunità: un’area per l’uomo, già naturalmente pronta per accogliere quella che è una delle esigenze primarie delle persone, lo spazio aperto. Anche lasciare andare alla rovina la struttura del Mercato non è un buon segnale. A prescindere dal futuro utilizzo, dovrebbe essere una buona norma mantenere in buono stato le strutture. Invece, chiunque po’ verificarlo, esso è stato lasciato completamente alla mercé di vandali e teppisti, che hanno contribuito ulteriormente a danneggiare una struttura che, dopo tutto, abbiamo pagato in parte anche noi. La blanda azione di sorveglianza e quella inesistente di repressione degli atti vandalici hanno contribuito a rendere il Mercato Coperto terra di nessuno, con gente che va e viene portando via addirittura merce sequestrata ai venditori abusivi e depositata all’interno del mercato. Per non parlare poi del continuo deposito d’immondizia varia nei lati meno illuminati della piazza, le corse in auto ed un parco trasformato, sempre per totale assenza di una presenza che faccia rispettare le norme di buona condotta, in un luogo per bisogni degli animali. Talvolta non servono i grandi progetti, ma piccole cose, segno concreto di buona volontà. Se non vi è la volontà di fare le piccole cose, come potremo fidarci in futuro che la buona volontà sia messa in opere molto più grandi?
Giulianova 13 luglio 2008
Comitato per la difesa di Piazza dalla Chiesa

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