giovedì 17 luglio 2008

Politica. L’ART. 9 DELLA COSTITUZIONE TUTELA ANCHE IL PAESAGGIO GIULIESE !

L’ART. 9 DELLA COSTITUZIONE TUTELA ANCHE IL PAESAGGIO GIULIESE !

Il Comune ha autorizzato l’apertura del cantiere nell’area ex Migliori Longari.
Lo sfregio al paesaggio sotto la collina del Centro Storico, accanto alla strada delle Fontanelle, è un grave ed irreparabile errore. Siamo convinti che sia questo il pensiero della stragrande maggioranza dei Giuliesi, i quali sono molto affezionati alle proprie bellezze naturali e storico-culturali che in estate mostrano con orgoglio ai turisti.
Inoltre:
I bambini dell’asilo-nido “Le coccinelle” non vanno fatti vivere tra colate di cemento e a diretto contatto con i gas di scarico delle numerose auto del complesso residenziale previsto.
Il campo di atletica leggera (che ospita anche le giovanili del calcio) va preservato nella sua interezza e nella sua funzionalità.
Il quartiere di Zona Orti non va sovraccaricato oltre di case, abitanti ed auto. Non fa riflettere il fatto che i bambini non sono più liberi di giocare nell’anello di pattinaggio perché darebbero fastidio agli abitanti dei troppi palazzi costruiti proprio a ridosso della scuola e degli impianti sportivi?
Agli Amministratori Comunali chiediamo come abbiano potuto concepire ed autorizzare una cosa simile.
La scusa del dissesto finanziario del Comune non regge perché per ben quattro anni, nonostante non siano riusciti a vendere niente, non si è verificato alcun dissesto. Nel caso in questione, poi, gran parte del debito Migliori Longari è stato già pagato con un mutuo e ciò non ha comportato alcuna bancarotta comunale.
Con la scellerata vendita del Pioppeto si è realizzato un enorme incasso, per cui, almeno, si eviti questo ulteriore affronto alla città, utilizzando una minima parte del ricavato per estinguere il debito Migliori Longari. Nell’accordo con la suddetta signora è scritto, infatti, che se non viene fatta la variante (quella che permetterebbe l’edificazione dell’area) il Comune deve pagare 903.000 euro. Proponiamo che il Comune li paghi ed il caso è risolto.
Altro che ipotizzare nuovi scempi in Piazza dalla Chiesa e nelle zone collinari limitrofe con la scusa della riqualificazione della piazza!
Come fare? Tornando in Consiglio Comunale per esercitare l’autotutela.
Perché? Almeno per due buoni motivi:
Le norme del PAI (Piano assetto idrogeologico) in vigore al momento dell’approvazione del progetto edilizio (settembre 2007) non consentivano l’edificazione in buona parte dell’area.
Le prescrizioni dei Beni Ambientali della Reg. Abruzzo e della Provincia non erano rispettate dal progetto approvato in Consiglio Comunale.

Giulianova 15 luglio 2008


IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica

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