giovedì 30 ottobre 2008

la CNA presenta il convegno: “I fondi pubblici per lo sviluppo:


la CNA presenta il convegno: “I fondi pubblici per lo sviluppo: strategie di coinvolgimento e supporto delle imprese per l’accesso alle risorse”. Si tratta di un importante evento in cui si parlerà delle soluzioni possibili per far ripartire le nostre imprese territoriali.

Il convegno si svolgerà giovedì 30 ottobre alle ore 16.30, presso la nuova sede della CNA di Teramo, in Via Franchi 25. «Obiettivo del convegno –spiega il direttore provinciale CNA, Gloriano Lanciotti- è quello di definire meglio una situazione ormai chiara a tutti, ma accostando alla rilevazione delle responsabilità anche le possibili soluzioni per far ripartire le nostre imprese e rinnovare la presenza della nostra Associazione in un nuovo ed obbligato processo di rinnovamento del tessuto imprenditoriale». Durante l'iniziativa, parallelamente a riflessioni di carattere politico -economico, si illustreranno alcune proposte concrete per supportare le PMI nella ricerca di finanziamenti pubblici volti ad internazionalizzare, innovare o sviluppare le risorse umane, oltre che di formazione professionale. Dopo i saluti, affidati a Lanciotti, il convegno aprirà con l’intervento del Presidente della Camera di Commercio, Giustino Di Carlantonio e del Presidente della Provincia di Teramo, Ernino d’Agostino. A seguire, Stefania Silvestri, Referente PMI della CNA, traccerà un quadro della situazione economico produttiva delle PMI e descriverà le iniziative della CNA a favore dello sviluppo locale. Ercole Cauti, consulente CNA della Società Metron, affronterà il tema relativo alle risorse pubbliche per le imprese: innovazione, internazionalizzazione e formazione. Il Presidente regionale dell’ABI, Antonio Di Matteo, approfondirà le questioni legate a “Basilea 2: opportunità e rischi per il sostegno finanziario dello sviluppo locale”. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’agricoltura Marco Verticelli, che illustrerà i finanziamenti regionali ed europei come leva della politica economica. «E’ nota- aggiunge Lanciotti- la difficoltà che l’Italia, più di altri paesi europei, palesa nel rilancio della propria economia. Le cause sono diverse e rintracciabili in più ambiti. Parte del tessuto imprenditoriale italiano –sottolinea il direttore della CNA di Teramo- ha la responsabilità di non aver attivato processi di modernizzazione delle proprie aziende ed anche le istituzioni politiche hanno una pesante colpa nella mancata ripresa del paese». Stando ai dati, l’Italia è infatti indietro, rispetto ai principali Paesi dell’Unione Europea, in termini di crescita, di contesto economico, di burocrazia, di concorrenza. «Non dimentichiamo- afferma Gloriano Lanciotti -che nel giugno 2004 è stato emanato Basilea 2 (Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale delle Banche), che rappresenta lo standard internazionale in materia di requisiti patrimoniali che ogni istituto di credito dovrebbe rispettare sulla base dei principali fattori di rischio dell’attività bancaria, ma che ha invece iniziato a produrre danni alle nostre PMI». Secondo Lanciotti «l'Italia è un Paese che deve la sua ossatura produttiva alle PMI, ma il suo sistema economico è molto chiuso, carente di quella capacità di innovare che è la molla necessaria per la competitività. Pur tuttavia –conclude- ad una attenta analisi su Basilea II, si evincono i possibili rischi, ma anche le potenzialità per un cambiamento e uno sviluppo delle imprese».

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