lunedì 27 ottobre 2008

Nel paradiso dei surfisti trionfano Briscoe e Dixon, di Lino Manocchia

Notiziario NIP News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 210 - Anno XV, 27 Ottobre 2008, 10:46:00
Italici nel mondo
Nel paradiso dei surfisti trionfano Briscoe e Dixon
27.10.2008 10:10:46
Surfer Paradise. L'appetito per le corse sportive degli australiani è stato appagato. Ryan Briscoe e Scott Dixon, ambedue australiani, hanno portato a casa i trofei della Nikon 300 Indy, ultima gara di campionato Irl - senza punti-. I piloti della calda nazione adagiata sull'oceano Pacifico potevano far tris se un maleaugurato tocco contro il muro, alla 17esima tornata, non infrangeva il sogno del giovane drivers Will Power che per la terza volta consecutiva aveva conquistato la pole position tra le proprie mura.
La gara è sopravvissuta alle sviste, picchiate al muro, testa coda, partenze sbagliate, rifornimenti e sottosterzi, ma dopo 18 giri è sopraggiunta la monotonia con il duo Briscoe - Dixon, durata sino allo scadere dei 60 giri in programma.
Patron Roger Penske e l'italo americano Chip Ganassi possono essere soddisfatti per il successo che, comunque, era previsto essendosi Scott Dixon già fregiato del distintivo di campione della serie.
"E' un grande onore aver vinto in 'casa mia' - ha detto Ryan -. Ho dovuto concentrarmi costantemente fissando lo sguardo su Scott che ha avuto una partenza non troppo perfetta, (per evitare una collisione alla chicane, con il connazionale, n.d.r.) tanto che all'ultimo anche un alettone lo ha reso meno veloce nei rettilinei".
Ma Chip Ganassi è felice lo stesso. A parte il mancato punteggio valido per la classifica, due dei migliori piloti della serie hanno dettato legge.
Il successo non ha premiato il ritorno all'ovile dell'italo-scozzese Dario Franchitti che ha trascorso un arido anno nella categoria Nascar, e con la vettura di Chip Ganassi ha retto bene sino a metà gara quando in curva finiva contro il muro guastando un alettone. Riparato il danno, concludeva sedicesimo, davanti a Danica Patrick, che ha dovuto sostare dietro ad un groviglio di macchine in panne. Tuttavia la "bella" dell'Arizona, che qualche settimanale continua a dichiarare "superiore alle due sorelle Williams (tennis) e pronta a passare in una serie maggiore europea", dovrà consumare ancora molti panini sperando che alla fine qualche santo la mandi fuori della Irl, che lei detesta per le sue corse stradali. Contro il muro in qualifica e ultima alla conclusione della corsa.
Il poulain di Penske, il brasiliano Helio Castroneves, forse moralmente colpito dal caso giudiziario a suo carico, è partito male ed è riuscito a finire settimo, grazie a mezza dozzina di ritirati.
Come noto, Castroneves dieci giorni or sono fu arrestato per imbrogli sulle tasse (sembra abbia frodato 8 milioni di dollari all'esattore federale ,"lavando" i dollari in due o tre nazioni sud americane). Il giudice gli ritirava il passaporto, ma gli e lo "prestava" per correre in Australia. Tra due mesi si avrà la causa. Secondo la legge americana se trovato colpevole potrebbe trascorrere un periodo di 15 anni in carcere.
Il team Newman/Hass/Lanigan sperava di imporre la sua fama con Justin Wilson che aveva avuto noie con il cambio in fase di riscaldamento, ma tornava ad infastidire l'inglese che si doveva accontentare del 12esimo posto.Il compagno di squadra, Graham Rahal nella foga giovanile, in fase di sorpasso, si toccava con Moraes e concludeva viaggiando in nona piazza. Voci non confermate parlano del ritorno nella serie americana- del 29nne francesino, Sebastian Bourdais, "troppo anziano per la casa francese", che emigrò con quattro titoli conquistati nella Champ car di Forsythe. Il "ritorno" potrebbe rimpiazzare l'inglese Wilson.
Il redivivo Alex Tagliani, partito settimo, è riuscito a frenare il pilota della Catalogna Oriol Servia (5) distintosi, come sempre per la sua guida calcolata, e risultato soddisfacente. Il canadese questa volta non ha "picchiato" nessuno ed è stato premiato col quarto posto d'arrivo. Un risultato gradito dal team Conquest, il migliore della stagione.
Il nervoso Marco Andretti, sempre deciso a "saltare" in Formula uno ha deluso ancora una volta, piazzandosi 14esimo. Non ha convinto nessuno delle sue doti necessarie a passare nella formula iridata, pur avendo battuto il veterano Bruno Junqueira (15esimo) che lotta col patron del team Dave Coyne per la sopravvivenza nella serie, dopo stagioni combattute onorevolmente.
Tornerà la Irl in Australia nel 2009?
Il grosso interrogativo mette i capelli bianchi a Tony George il quale ha constatato l'"affezione" dei tifosi abituati ai "big" Grand Prix del passato splendidamente organizzati dalla Champ car. Sarà tutto da vedersi.

Lino Manocchia News ITALIA PRESS

Nessun commento: