lunedì 3 novembre 2008

P.D.L. E NUOVO OSPEDALE: ARIECCHELE!


ASSOCIAZIONE DI CULTURA POLITICAIMPRONTEP.D.L. E NUOVO OSPEDALE: ARIECCHELE!Lo sanno anche i bambini che l'ospedale di Giulianova è stato quello più fortemente penalizzato dal nuovo piano sanitario regionale. Come molti ricorderanno, l'apoteosi dell'ipocrisia si raggiunse prima delle Politiche con l'inaugurazione da parte dell'ex Ministro Turco delle nuove sale operatorie, non a norma, non collaudate e per lungo tempo non funzionanti. Tutto questo, purtroppo, appartiene al nostro presente e di ciò dobbiamo esser grati ad una classe politica che, dalla Giunta Pace in avanti, ha fatto della sanità abruzzese un caso nazionale. Non dimentichiamo, infatti, che Sanitopoli, scoppiata sotto Del Turco, ha come madre di tutte le inchieste quella sulla famigerata FIRA che vede oggi ruotare la bellezza di 104 indagati intorno alle figure del solito Masciarelli e dell'ex assessore regionale di Forza Italia, Vito Domenici, considerato dagli inquirenti una specie di collettore di fondi neri, stimati in 1 milione di euro, destinati al finanziamento illecito della campagna elettorale "azzurra" per le Regionali del 2005.Fin qui passato e presente.Cosa dobbiamo aspettarci invece per il futuro del nostro ospedale?Le prospettive non sono rosee. Mentre infatti il Ministro Tremonti ci ricorda ogni giorno che non ci sono neppure due lire per far ballare una scimmia; mentre in Parlamento si discute di Federalismo Fiscale e di controllo delle risorse, sempre minori, da destinare alle Regioni; mentre i principali quotidiani economici nazionali parlano di una spesa sanitaria abruzzese senza freni, con servizi inadeguati e pazienti costretti a fare lunghi e costosi viaggi della speranza e a subire lunghe liste d'attesa; mentre accade tutto questo a Giulianova il P.D.L., per bocca di Bruno Sabatini, torna a promettere un nuovo ospedale a 14 anni di distanza da quando il "trasvolatore" Salini venne a fare altrettanto senza che nessuno lo avesse richiesto e malgrado la contrarietà di molti, anche all'interno del centrodestra.Riecco quindi il P.D.L. tornare con il solito vecchio tormentone di 14 anni fa e, probabilmente, con un retropensiero: demolizione del padiglione Est, nuovi stravolgimenti urbanistici ed altro cemento. Ergo, un nuovo regalo alla lobby del mattone, fatto digerire alla Città facendo ingoiare un po' di miele prima dell'amara medicina, in perfetta continuità con la linea adottata dall'ex Sindaco Ruffini. Ragionando responsabilmente e con realismo, dovremmo invece batterci contro i tagli apportati ai reparti dal Piano Sanitario Regionale, per l'ammodernamento complessivo delle strutture esistenti e affinché si torni ad investire in nuove tecnologie e su quelle professionalità che sono venute meno, non casualmente, negli ultimi anni.Oltre a tutto questo possiamo e dobbiamo chiedere all'attuale classe politica di rivedere profondamente il modo di gestire la sanità pubblica.Tutti parlano promettendo l'impossibile ma finora nessuno ha dimostrato di voler mettere mano, ad esempio, ai meccanismi di nomina dei direttori delle ASL e dei primari, che restano saldamente in mano ai Partiti.Dopo tutto una torta che vale il 75% del bilancio regionale fa gola a troppi per essere gestita secondo criteri di trasparenza, efficacia ed efficienza.f.to IMPRONTE

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