venerdì 7 novembre 2008

UNO SCHIAFFO ALLO STATUTO REGIONALE ED ALL'ISTITUTO REFERENDARIO

Comitato promotore dei 5 Referendum Regionali
e Proposta di Legge di iniziativa popolare
Sede Regionale: Roseto degli Abruzzi – Via Lombardia, 10
Tel. 085-8944932 - 330-431480 - Fax: 085-9150464
Roseto degli Abruzzi, 7 novembre 2008
COMUNICATO STAMPA
NEMMENO NELL'ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE SONO STATI ELETTI I 5 MEMBRI DEL COLLEGIO PER LE GARANZIE STATUTARIE, CHE E' ORGANO FONDAMENTALE DI CONSULENZA E GARANZIA A TUTELA DEGLI ISTITUTI DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA E DELLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DELLA SOCIETA' CIVILE ABRUZZESE.
Prendiamo atto così, con immensa amarezza ed indignazione che, in una Regione come l'Abruzzo in gravissima crisi politica e istituzionale, con un “crollo verticale” della fiducia sociale e nel mezzo di una campagna elettorale dagli sbocchi incerti ed annunciati ricorsi, anche una elementare richiesta sinceramente democratica PER IL RISPETTO DELLO STATUTO, NON HA TROVATO LA SENSIBILITA' NECESSARIA PER UNA “ORGOGLIOSA RISPOSTA” DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.
IN QUESTO NOSTRO ABRUZZO "forte e gentile", NESSUNA VOCE LIBERA SI E' LAVATA "alta e forte" A TUTELA DI UN COMITATO PROMOTORE che ha avuto la forza ed il coraggio di chiedere, con tenacia e per due volte consecutive, attraverso 5 referendum ed una Proposta di Legge di iniziativa popolare, la riduzione drastica dei costi e degli sprechi della politica: un Consiglio regionale in completa crisi di rappresentanza si è rifiutato di procedere, come ultimo atto di dignità ed orgoglio, alla elezione dei 5 componenti del Collegio che è un organo di garanzia a tutela della legalità del procedimento referendario ed elettorale e della corretta interpretazione e attuazione dello Statuto e delle Leggi regionali, in tale circostanza considerati "come se non fossero".
L'impegno e la richiesta del Comitato saranno ora rivolti nei confronti del prossimo Consiglio regionale, e la iniziativa referendaria e legislativa popolare riprenderanno nei tempi e nei modi previsti dallo Statuto e dalla Legge, sempre che “gli stessi poteri forti di oggi” non siano tanto forti da impedire, a 37 anni dal primo Statuto regionale, lo svolgimento di ogni e qualsiasi referendum abrogativo dei costi e degli sprechi della politica.
Per il Comitato promotore
Pio Rapagnà e Giovanna Forti
if (navigator.appName.indexOf("MSIE") != -1) document.write("");

Nessun commento: