sabato 23 maggio 2009

Giulianova. Al Salone del libro di Torino, ricordato Rubens Fadini e lo stadio giuliese che porta il suo nome.








Il nostro stadio come luogo di memoria. 60 anni fa scompariva Rubens Fadini nella strage di Superga.
Al salone del libro di Torino, ricordato il Grande Torino e gli stadi che portano il nome degli stessi giocatori periti in quel tragico incidente a Superga. Anche lo stadio giuliese è stato citato. Iniziativa anche a Giulianova.
A Torino, tra un folto pubblico, l'autore di stadi d'Italia, Sandro Solinas, ha ricordato la storia degli stadi italiani dalle prime arene e fino ad oggi. Alla fiera, è arrivato scortato dai tifosi del gruppo Leoni Granata e poi la mattina successiva, con il collega torinese Hervé Bricca, ha visitato il capoluogo torinese, con tappe a Superga e in tutti gli stadi cittadini, compreso il motovelodromo di corso casale ancora in discrete condizioni. Sgomento nel vedere il Delle Alpi raso al suolo e brividi allo stato puro quando è arrivato dentro il Filadelfia
Sono passati 60 anni dai tragici fatti della strage di Superga, dove, il 4 maggio 1949 il Grande Torino si schiantava con l’aereo che lo riportava da una amichevole contro il Benfica. Una squadra ineguagliabile scompariva dalla scena nazionale, lasciando attoniti moltissimi tifosi del toro e non. Anche Giulianova, poco tempo dopo, diede il nome al suo stadio, chiamandolo proprio “Rubens Fadini”, un giovane e promettente giocatore granata (10 presenze e 1 gol) che poi ha portato tanta fortuna al Giulianova, visto il glorioso e storico vivaio che possiede. Ci siamo lasciati sfuggire un occasione per ricordarlo degnamente, uno dei tanti ricordi che la nostra città non può permettersi di dimenticare. Forse siamo troppi lontani dall’uso che gli inglesi fanno dei loro stadi, ma basta citarne uno tra più famosi, giusto per far capire come il luogo dello stadio sia vissuto da tutta la città e dai suoi stessi tifosi. Lo stadio “Anfield Road”, dove vi gioca il Liverpool, un luogo dove è possibile fare un vero tour storico-sportivo, perfino dentro gli spogliatoi, senza tener conto dei numerosi stadi-musei sparsi in tutta l’Inghilterra. Recentemente, proprio all’Università degli Studi di Teramo, al Corso di Laurea Magistrale in Management dello Sport e delle Imprese Sportive di Atri, sono stati trattati e sviscerati da Sandro Solinas, autore del volume “Stadi D’Italia”, l’utilizzo e il futuro dei stadi italiani. Se la nostra memoria storica-sportiva, solo recentemente, grazie al contributo di alcuni sportivi giuliesi è stata portata alla ribalta dell’opinione pubblica, con le due edizioni “principe”: “Il Calcio a Giulianova dalle Origini al 1960” e “1971-1996 25 anni di Vittorie, trionfi, storia, statistiche, curiosità, del calcio a Giulianova”, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Devo però constatare che non esiste un vero archivio storico della Società, non esiste una sorta di bacheca o/e luogo dove poter ammirare i tanti scudetti giovanili e anche i numerosi trofei vinti in oltre 80anni di storia calcistica. Chi sa dove sono andati a finire? Qualcuno obietterà che è roba vecchia, una vera utopia raccogliere cimeli che riguardano il Giulianova calcio. Noi una vera proposta la vogliamo fare. All’ingresso dello stadio (su Via Migliori – zona biglietteria tribune), visto che non esiste nessuna intitolazione al compianto “Rubens Fadini”, esiste una parete in cemento armato (usata recentemente per affiggere manifesti) che potrebbe essere usata per realizzare un’opera artistica (bronzo o/e formelle di ceramica di Castelli) che raffiguri il giocatore Fadini, la strage di Superga e la formazione giuliese. Secondo noi può essere il primo passo per dare lustro al nostro “catino” o “callarò” come simpaticamente i nostri tifosi lo hanno ribattezzato. Se lo farà la nuova amministrazione comunale, saremo ben felici di dare dei preziosi consigli, ma non disperiamo che ci sarà qualche buon imprenditore che ci verrà incontro.



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