Dopo la chiusura del laboratorio di biologia marina si preannunciano pesanti sanzioni dalla Comunità Europea! La Direttiva Comunitaria che prevede l'obbligo di monitoraggio delle acque, nel caso specifico della "classificazione delle acque marine per la molluschicoltura" recepita in precedenza dalla L.R. 55/1994, dopo la chiusura del laboratorio di Giulianova vede la Regione Abruzzo diventare inadempiente e sanzionabile. Così dopo aver perso il prezioso contributo dei biologi che garantiva un'attività di pesca sostenibile, saremo anche costretti a pagare sanzioni!Il ruolo dei biologi, oltre all'apporto scientifico, assumeva un valore aggiunto: garantiva un equilibrio nei rapporti tra i marinai e la capitaneria di porto, fornendo linee guida di comportamento all'attività di pesca nel rispetto della legalità a tutela dei lavoratori del CO.GE.VO e della qualità del prodotto ittico.
Il Presidente Legambiente Francesca Morgante chiede quale siano i reali obiettivi di questa Giunta Regionale nei confronti della realtà marittima giuliese dopo i numerosi appelli all'Assessore Regionale Febbo che aveva promesso di reperire i fondi per la salvezza del laboratorio di Giulianova, "è proprio il caso di dire promesse da marinaio!!!"Al silenzio e all'indifferenza delle istituzioni e a quanti tentano di usare la chiusura del laboratorio per raggranellare qualche voto in più alle prossime elezioni, noi di Legambiente continueremo insieme al Cogevo a tutelare l'ambiente marittimo e fluviale e preannunciamo che la prossima iniziativa del 31 maggio "Spiagge e Fondali Puliti"sarà dedicata alla pulizia delle spiagge e dei fondali marini.
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