Comunicato STAMPA
Correva l'anno 2000 quando per primo, con una brillante intuizione elettoralistica, Rocco Salini annunciò l'imminente realizzazione di una nuova struttura ospedaliera a Giulianova. Da quel momento, la panzana del nuovo ospedale ha caratterizzato pressoché tutti gli appuntamenti elettorali, venendo ripresa con scarsa fantasia, ma innegabile caparbietà dalla quasi totalità dei candidati succedutisi nelle compagini di centrodestra: è accaduto, solo per citarne alcuni, con Bruno Sabatini, Giancarlo Cameli, Gianfranco Francioni e, naturalmente, Lanfranco Venturoni.
La panzana del nuovo ospedale, svanita nel nulla all'indomani delle regionali 2000, è così ricomparsa, con cronometrica puntualità, in occasione delle elezioni comunali 2004 e, immancabilmente, anche al primo avvicinarsi dell'appuntamento elettorale di questa primavera. Nessun candidato ha saputo rinunciare all'annuncio ad effetto, privilegiando ancora una volta la politica delle facili e false promesse rispetto a quella della progettazione seria e concreta.
Che poi, nei quasi dieci anni dal primo annuncio non solo le condizioni dell'ospedale giuliese, ma quelle dell'intera sanità pubblica abruzzese siano drammaticamente peggiorate, poco importa. Poco importa che interi reparti siano stati chiusi; poco importa che i tempi d'attesa degli esami clinici siano divenuti biblici; poco importa che il personale ospedaliero sia ridotto all'osso e sottoposto a turni massacranti; poco importa che le casse della sanità pubblica siano state metodicamente depredate secondo un vero e proprio teorema, delineatosi all'epoca della giunta Pace e consolidatosi fino all'esplosione dello scandalo sanità, che ha travolto i vertici della giunta Del Turco e dello stesso Partito Democratico; poco importa se gli effetti più deleteri di Sanitopoli sono ricaduti, come al solito, sui più deboli e sui più bisognosi.
L'importante è scrivere nuove pagine nel libro dei sogni della sanità abruzzese, rispolverando dai cassetti del più becero illusionismo elettorale la favola stantia del nuovo ospedale di Giulianova. L'importante è vendere fumo, nascondere dietro l'ennesima riproposizione di un copione usato ed abusato i fallimenti di un centrodestra che, a partire dall'originaria, illusoria promessa di Rocco Salini non ha mai saputo dare alcuna risposta concreta ai problemi della sanità locale e regionale. Ancora oggi, pur con la presenza al fianco dell'assessore Venturoni di un commissario governativo ad acta, Gino Redigolo, risposte concrete alla drammatica situazione della sanità abruzzese tardano ad arrivare, ed ancora oggi il centrodestra solleva la cortina di un ipotetico nuovo ospedale a coprire le macerie delle proprie incapacità.
Rifondazione Comunista denuncia ancora una volta il tentativo di abbindolare l'elettorato giuliese attraverso ciniche, spregiudicate e soprattutto fasulle promesse destinate a svanire già all'indomani dell'appuntamento elettorale. Il rilancio della sanità giuliese, non passa attraverso le sirene dell'edilizia ospedaliera, ma attraverso una politica rigorosa che
privilegi la realizzazione delle UTAP (associazioni di medici di base) per assistenza domiciliare ed ambulatoriale 24ore su 24, e lo sviluppo dell’ADI (Assistenza domiciliare integrata)
investa nella prevenzione con potenziamento dei consultori, della medicina scolastica, della medicina del lavoro, della medicina turistica
abolisca i Ticket per le fasce di reddito più deboli e per gli esami diagnostici di prevenzione;
completi la rete di urgenza-emergenza (118) e riqualifichi il Pronto Soccorso con l'inserimento di una figura primariale in grado di limitare i ricoveri impropri;
azzeri le liste di attesa;
avvii l'immediata ristrutturazione del padiglione est e l'ampliamento di quello ovest, privilegiando comunque l'elevata qualità dell'offerta assistenziale;
riordini la pianta organica anche attraverso convenzioni con la facoltà di Medicina dell’Università dell'Aquila;
preveda punti di eccellenza per il recupero della mobilità passiva.
Oggi più che mai la situazione dell'ospedale di Giulianova esige concretezza, tempestività, onestà intellettuale: tutto il resto sono ripetitive, stucchevoli, e soprattutto riprovevoli panzane elettorali.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo P.Di Massimantonio
Giulianova, 22 maggio 2009
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