martedì 24 giugno 2008

EMANUELA ORLANDI: UN GRANDE BUCO NERO


EMANUELA ORLANDI: UN GRANDE BUCO NERO

VENTICINQUE LUNGHI ANNI DI MISTERO

APPELLO A PAPA BENEDETTO XVI


E’ trascorso tanto tempo da quel pomeriggio del 22 giugno 1983 quando l’allora quindicenne Emanuela Orlandi, cittadina dello Stato Vaticano, si dileguò nel nulla. Era stata alla solita lezione di musica in Piazza Santa Apollinare al “Tommaso Ludovico da Victoria”, scuola collegata al Pontificio Istituto di Musica Sacra. Qualche testimonianza qua e la, telefonate più o meno anonime, congetture, supposizioni, indizi e quant’altro, ma della ragazza non si hanno concreti indizi tali da condurre ad aprire spiragli di luce sulla vicenda. Chi potrà mai dimenticare quei tremila manifesti affissi lungo i muri della Capitale con la foto di Emanuela? Tutto è stato inutile e la verità è rimasta sepolta come d’incanto. Oggi Emanuela avrebbe quarant’anni e dunque nel pieno della vita e di quegli interessi che muovono l’esistenza di ogni essere umano. Purtroppo nell’estate del 1997, dopo quattordici anni dal triste evnto, viene inspiegabilmente chiusa l’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi. Decisione giusta o sbagliata non sappiamo, certo è che il ricordo, l’ansia, la trepidazione, l’attesa segnarono milioni e milioni di italiani. Tutti attendevano il lieto fine, ma evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto. Ancora pochi mesi e poi la scomparsa nel nulla di Emanuela Orlandi compirà un quarto di secolo. Da genitori, da padri di famiglia, da cattolici e da semplici cittadini rivolgiamo un appello al Santo Padre Benedetto XVI affinché dall’alto della Sua nobile figura spirituale faccia qualcosa per ridare una speranza a chi non crede nel dissolvimento fisico totale di un essere umano. E nemmeno possiamo abbandonarci alla comoda rassegnazione solo perché a costo zero.

Giulianova (Te), lì 12 agosto 2007

Alfonso Aloisi
Libero Movimento Cittadino
“Poveri Giuliesi…!”

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