domenica 22 giugno 2008

Teatro. Migranti, La rassegna chiude oggi a Teramo in piazza S.Anna







MIGRANTI
parole canti suoni corpi oggetti visioni
dei popoli migratori

Teramo, domani si chiude.

Si avvia alla conclusione la rassegna teatrale a tema “MIGRANTI” che dal 28 aprile propone ben 32 repliche di 5 spettacoli a tema attraverso la regione. Un progetto a cura della Rete Teatri d’Abruzzo inserito all’interno della Rete Abruzzese per lo Spettacolo.
Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito e inizieranno alle 21.

La rassegna chiude domani a Teramo in piazza S.Anna con lo spettacolo “Mille metri sotto terra”, che Milo Vallone porterà in scena per la Compagnia della Memoria su un testo scritto da Luca Pompei in occasione del cinquantenario della tragedia di Marcinelle, in cui persero la vita oltre 60 abruzzesi su 136 italiani. "Mille metri sotto terra" andrà in scena alle 18 invece che alle 21, per non sovrapporsi alla partita dell'Italia.

“Migranti” è un progetto della Rete Teatri d'Abruzzo (http://wpop8.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=29Eqt6c9lNZtHsxOC8/RTme/090E91bTMMkdYwu6H2FDI0bfxnCHRKKeTXc6hoSkEqHiGVcEjEA%3D&Link=http%3A//www.teatridabruzzo.it/) inserito all’interno della Rete abruzzese per lo Spettacolo, frutto del “Patto per lo spettacolo” tra Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione degli Affari della Presidenza della Regione Abruzzo, l’assessorato alla cultura della Regione ed enti locali.

Con preghiera di pubblicazione.

Ufficio stampa MIGRANTI - Cristina Mosca – cell 328/4131195
Informazioni: 0863/25933 – 348/9314156http://wpop8.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=29Eqt6c9lNZtHsxOC8/RTme/090E91bTMMkdYwu6H2FDI0bfxnCHRKKeTXc6hoSkEqHiGVcEjEA%3D&Link=http%3A//www.teatridabruzzo.it/, info@teatridabruzzo.it



Progetto di Produzione / Centro Culturale “La Trama”-Pescara


“Mille metri sotto terra”
…verso Marcinelle

Testo di Luca Pompei


Con Milo Vallone

e I SOLISTI MUTEART
ANTONIO SCOLLETTA violino LUANA DE RUBEIS violino
MARCELLO MANFRIN viola GIANCARLO GIANNNAGELI violoncello
FRANCO FINUCCI chitarra DAVIDE CAVUTI fisarmonica

Musiche originali e Direzione musicale
Davide Cavuti

La pièce “Mille metri sotto terra” narra della tragica vicenda di Marcinelle e nasce nel contesto del cinquantenario del suo compimento.
Il punto di vista narrativo è affidato ad un personaggio immaginario, un abruzzese qualunque: un ragazzo qualsiasi.
L’opera si pone così in un modo intimo e poetico, cercando di toccare corde emotive più profonde di quanto possa riuscire a fare un lavoro concepito in modo epico e/o documentaristico.

Sinossi:

Dalle cime sognate della Majella, alle “taglie” della miniera di Marcinelle, il drammatico viaggio verso un lavoro sicuro in Belgio di uno dei tanti emigranti costretti dalla fame di un Italia ancora lacerata dalla Grande Guerra, raccontato in prima persona, secondo coscienza, attraverso i propri occhi.
“Mille metri sotto terra” è un silenzio rotto in tanti piccoli pensieri, riflessioni, ma non è solo la testimonianza cruda di una denuncia civile, vuole essere qualcosa di più: la storia dell’anima trascinata a forza verso il più tragico dei destini, come in una sorta di percorso obbligato.
L’infanzia in campagna, il servizio militare tra gli alpini, il sapore di casa come elemento distintivo e identificativo, l’intensità e la purezza del suo primo amore e poi l’unica scelta possibile (“A Mà so decise…je me ne vaje”). Il lungo viaggio in treno fino a Milano per le visite mediche e poi a proseguire fino a Charleroi, in Belgio. I massacranti turni di lavoro in anguste taglie di 80 centimetri a oltre mille metri sotto terra e poi quel terribile 8 agosto del 1956, un’improvvisa luce ed il ritorno/non ritorno a casa, in un percorso obbligato a ritroso, le oltre cento bare disposte di fronte alla cattedrale di Pescara, nel giorno dei funerali e gli occhi presenti/assenti di chi può rendere testimonianza anche di questo ultimo atto. Il tutto attraverso una intensa narrazione, dove la storia vissuta si alterna in un gioco di chiaroscuro, con la storia scritta, in un ricordo perpetuo ed eterno.

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